Vincitrice di concorso ITP scavalcata da colleghi con punteggio 0. Lettera

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Inviata da Tiziana Murianni – Sono un’insegnante tecnico pratica ( classe di concorso b 022) con una esperienza lavorativa decennale e con due lauree: Lettere classiche e Giurisprudenza (che mi sono servite solo per fare punteggio).

Il 30 agosto ho superato il concorso. Non ho avuto il ruolo quest’anno perché le graduatorie sono state pubblicate troppo tardi. Ho sostenuto le prove con “riserva” in quanto non abilitata. La riserva è stata sciolta ad aprile. E adesso io come altri colleghi mi trovo ad assistere all’ennesima vergognosa azione nei confronti dei docenti precari con anni di servizio svolto, che si vedono superati dai colleghi ricorrenti, e alcuni dei quali senza alcun giorno di servizio prestato.

Va bene e ben venga l’inserimento in seconda fascia dei docenti ITP perché il loro titolo è stato finalmente riconosciuto abilitante.
Sarebbe giusto però a questo punto che il Miur equiparasse i titoli di tutti i docenti ITP senza alcuna distinzione tra seconda e terza fascia, e provvedesse a rimborsare l’ingente somma di denaro che io come gli altri colleghi abbiamo dovuto sostenere con mille disagi e spese impreviste per partecipare al concorso scuola in quanto le prove sono state accorpate e noi candidati costretti a girare l’Italia. Il governo ha voluto risparmiare. Ma come al solito lo fa sulla nostra pelle: a rimetterci i soldi siamo stati alla fine noi candidati. Io, per esempio, da Taranto sono dovuta andare per ben tre volte a Napoli poiché il mio esame era suddiviso in tre parti: prova scritta, pratica e orale e di tasca mia mi sono dovuta pagare treno, aereo e albergo.

Assistiamo ormai quotidianamente a questa inqualificabile guerra tra poveri, dove il Miur non provvede in alcun modo a tutelare i docenti che vengono impiegati da diversi anni, in attesa della dovuta stabilizzazione. È evidente che questa non è la strada giusta per mettere la parola fine alla questione precariato. Aspettiamo dunque dal Miur, come sempre, una risposta a questa ulteriore ingiustizia. Intanto, a qualche settimana dall’ inizio della scuola il caos regna sovrano incontrastato fra i banchi. Alunni senza insegnanti, lezioni non garantite regolarmente, insegnanti a casa. Insegnanti precari storici da decenni senza futuro, studenti senza il loro diritto garantito. Da insegnante precaria conosco molte realtà, famiglie e studenti . Ogni anno arriva settembre con la paura di non sapere dove iniziare il mio nuovo anno, poi inizio con trepidazione, continuo fino a giugno, poi pausa e ancora paure.

Quest’anno ho avuto la possibilità di sostenere l’esame che ho superato brillantemente e paradossalmente mentre gli altri anni ho avuto la possibilità di firmare contratti determinato fino giugno paradossalmente quest’anno il mio diritto di essere nominata per merito riconoscendo i miei titoli e la mia esperienza, viene meno. Con tutto il marasma in atto, io e molti altri colleghi ci chiediamo come mai nessuno parli della questione ITP inseriti in seconda fascia. Un terremoto in atto che vede persone con un diploma 60/100 ed un ricorso pendente in cattedra a scapito di persone che hanno seguito la legge italiana in cattedra da 10 anni a casa. Son stata scavalcata da persone con 0 servizio. Quest’anno centinaia e centinaia di insegnanti tecnico pratici sono stati ordinati nelle graduatorie di seconda fascia con un ordine decisamente fantasioso. La cosa mi lascia delusa, ma la forza che mi regala il mio lavoro mi dà il coraggio di lottare. L’istruzione è un bene primario, non lasciamo che venga violato così, a noi insegnanti stanno togliendo la dignità e il riconoscimento in quello che facciamo, dateci la possibilità di mettere in pratica la nostra passione e la nostra professionalità, dateci ciò che ci spetta, date ai nostri ragazzi il diritto all’ istruzione. Fino alla fine.

 

Con la speranza che qualcuno presto metta fine a questa ingiustizia assurda,

Cordialmente Vi saluto.

Tiziana Murianni

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