Vincitori Concorso 2016 Primaria/Sicilia: no aumento percentuali mobilità

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Comunicato Vincitori Concorso 2016 Primaria/Sicilia – Anno nuovo,vita vecchia!  La situazione che stiamo per esporre è la stessa che abbiamo già ampiamente e amaramente osservato durante il famigerato tavolo delle trattative sindacati/Ministero lo scorso dicembre 2017.

Al centro delle trattative le beghe legate al popoloso numero dei maestri (diplomati e laureati) italiani che aspettano l’assunzione. A tenere banco, però, non sarà la necessità di trovare soluzioni idonee per l’assunzione di coloro che attualmente transitano in GAE e GM, quanto la vicenda legata al famigerato “algoritmo impazzito” cui è connesso il rientro,  doveroso, secondo taluni, dei docenti “deportati” a km di distanza dai luoghi di origine.
Ebbene,anche quest’anno i sindacati,come già avvenuto lo scorso  anno (la storia si  ripete, insomma!), alzano la posta e propongono una percentuale stellare da destinare ai “rientri” pari al 50% del contingente disponibile in seguito ai nuovi pensionamenti, contingente dal quale é attinto, a sua volta, il numero dei posti da destinare alle nuove assunzioni.
Il problema della questione è legato, purtroppo, proprio al numero dei posti da destinare alle nuove assunzioni, assunzioni che dovrebbero interessare i docenti in ATTESA DI RUOLO di ben DUE GRADUATORIE (una delle quali – quella di merito del concorso 2016- rischia di finire nel dimenticatoio perchè, evidentemente, l’esiguità numerica dei vincitori primaria e infanzia, è qualcosa che poca gola fa ai sindacalisti riuniti per difendere le necessità dei “molti deportati”).
Più aumenta la percentuale da destinare ai “deportati”, più si abbasserà il numero per le nuove assunzioni!
Quello che non risulta chiaro è che la situazione,a distanza di due anni dal termine delle prove concorsuali, sta diventando drammatica perché ad attendere l’assunzione non ci stanno solo maestri, ma intere famiglie.
Cosa si potrà dire a questi docenti che hanno vinto il proprio diritto all’assunzione secondo quanto previsto dal bando concorsuale (e soprattutto dalla Costituzione), se tale diritto verrà anche quest’anno puntualmente negato dalle pretese di chi fa la “voce più grossa”?
Ci si chiede, a questo punto, ma i vincitori in attesa di lavorare (leggetelo bene, di LA-VO-RA-RE, perché qui non si tratta di avvicinarsi o allontanarsi, qui si tratta del diritto e della dignità di poter lavorare per garantirsi la sussistenza) saranno/saremo mai tutelati? A chi si dovranno rivolgere se nemmeno la formazione conta,se nemmeno concorrere e vincere il ruolo basta?
Anche quest’anno noi vincitori siciliani del concorso scuola rischiamo, insomma, di restare a guardare che altri subentrino al posto nostro, e saliranno in cattedra perché i loro avvocati avranno trovato gli appigli giusti…e i sindacati complici!
A nome del Coordinamento Siciliano dei Vincitori Concorsuali 2016 chiediamo che il 20 dicembre 2018, al nuovo tavolo delle trattative sindacati/Ministero, siano prese decisioni ponderate, decisioni che tengano conto del fatto che anche quest’anno,se la scelta di ridurre al minimo  il contingente delle nuove assunzioni sarà approvata per garantire il rientro dei docenti lavoratori “deportati”, ai vincitori del concorso nazionale non sarà garantito nessun diritto, nessuno, soprattutto quello al lavoro.
Nessuno di noi ha scelto di “compilare” una lista e tentare la “sorte”, come suggerito dai sindacati. Abbiamo scelto la sola opportunità che ci è stata offerta: concorrere e vincere.
Dateci quello che ci spetta,il ruolo,la dignità e il lavoro. #NonToccateLePercentuali

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