“Viaggi da imparare”: un concorso per le scuole sul tema delle migrazioni

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Affrontare la questione delle migrazioni in classe è sempre un momento delicato. Il fenomeno migratorio è ancora raccontato come un’emergenza e anima il dibattito pubblico in Italia e in Europa con posizioni estreme e con toni spesso troppo violenti.

Per questo aprire momenti di confronto e provare a ragionare con studenti e studentesse su temi tanto complessi è un passo importante dell’orientamento scolastico per la crescita personale e culturale di ragazzi e ragazze.

Già nelle scorse settimane abbiamo sottolineato la centralità della scuola nell’avvicinare giovani e giovanissimi ad approfondire e maturare consapevolezza su temi estremamente delicati. Il concorso scolastico nazionale sul tema della violenza subita dalle donne (che scade il 31 dicembre 2018, quindi è ancora aperto) è un caso emblematico in proposito. E altrettanto vale per fenomeni e problematiche sociali che tirano in ballo la vita di persone che versano in condizioni di profondo disagio economico e sociale, come nel caso dei migranti.

Per questo oggi vi parliamo di un altro concorso per le scuole, che offre a studenti e studentesse la possibilità di riflettere sui fenomeni migratori per orientarli verso la conoscenza di problematiche sociali e politiche ma anche di professionalità in grado di affrontare situazioni “difficili”. L’accoglienza e la cooperazione allo sviluppo richiedono infatti competenze specifiche in ambito linguistico, legale, sociologico e psicologico, solo per riprenderne alcune. Stiamo parlando del concorso Viaggi da imparare promosso dal MIUR con l’UNHCR, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati. Il concorso indirizza i giovani e le giovani delle scuole italiane verso una conoscenza corretta delle condizioni di vita dei rifugiati e delle caratteristiche dell’asilo. Potete approfondire i dettagli del concorso qui, ma intanto anticipiamo che:

    • il concorso invita studenti e studentesse a tradurre un’idea in un video sul tema dei rifugiati
    • possono partecipare al concorso intere classi (non singoli studenti) che abbiano svolto un percorso di formazione interattivo sul sito dedicato all’iniziativa
    • una volta concluso il percorso, le classi sono chiamate a produrre il video da caricare su una piattaforma on-line
    • video caricati saranno votati e i 10 video che avranno raggiunto il maggior numero di preferenze saranno poi giudicati da una giuria che decreterà il vincitore
    • il video selezionato diventerà lo “spot ufficiale” della Giornata Mondiale del Rifugiato del 2019

Un’opportunità dunque per radicare nei giovani una maggiore consapevolezza e sensibilità verso fenomeni sociali molto importanti e per far loro acquisire strumenti utili ad affrontare, approfondire e mettere a fuoco un tema tanto complesso come quello delle migrazioni.

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