Vaccini. Sindaco alla Fedeli “esclusione bambini da nidi e scuole di infanzia creerà possibili vittime di atti di bullismo e isolamento”

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Attraverso un post su Facebook il sindaco di Gatteo e l’assessore alla scuola Stefania Bolognesi si rivolgono alle Ministre Lorenzin e Fedeli sollevando dubbi e criticità in merito alle conseguenze derivanti dall’esclusione dei bambini non vaccinati nella fascia 0-6, quindi nidi e scuole di infanzia.

“Siamo a segnalare alcune criticità sorte e che sorgeranno, in seguito all’emanazione della Legge in oggetto”, così inizia la lettera che il sindaco di Gatteo Gianluca Vincenzi e l’assessora alla Scuola Stefania Bolognesi hanno inviato alle ministre Lorenzin e Fedeli e alle alte cariche dello Stao in merito all’applicazione della legge sull’obbligatorietà dei vaccini per l’accesso alla scuola dell’infanzia.

La lettera continua chiedendo alle ministre “se hanno considerato che fra tre anni alla scuola primaria entreranno diverse migliaia di bambini che non avranno alle spalle una scolarizzazione, un’esperienza di socializzazione che li abbia preparati a relazionarsi con i pari età e con figure autoritarie di riferimento. Senza contare che saranno stati privati forzosamente di un’esperienza di crescita importante per il loro sviluppo armonico e conoscitivo, non avranno potuto giovarsi della grande opportunità di progressiva indipendenza e autonomia che inizia nei nidi e prosegue nelle scuole dell’infanzia”. Inoltre “è proprio nella fascia 0/6 che nei nidi e nelle Scuole dell’infanzia si manifestano disturbi dell’apprendimento , problematiche di disabilità che personale formato e qualificato sa tempestivamente riconoscere e proprio in quel periodo, vengono iniziati e completati i percorsi di riconoscimento di diverse disabilità con la Legge 104″.

I mittenti proseguono s”l’esclusione di questi bambini dai percorsi educativi e scolastici, esclusione che non li riguarderà più dal 7° anno di età, porterà un danno ai minori non vaccinati, creando inoltre discriminazioni e dando vita ad una nuova fascia di emarginati, vittime di possibili atti di bullismo e isolamento”.

La lettera conclude ricordando che l’art. 2 della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza recita “Gli Stati parti adottano tutti i provvedimenti appropriati affinché il fanciullo sia effettivamente tutelato contro ogni forma di discriminazione o di sanzione motivate dalla condizione sociale, dalle attività, opinioni professate o convinzioni dei suoi genitori, dei suoi rappresentanti legali o dei suoi familiari” come pure l’art. 34 della Nostra Costituzione inizia con una frase emblematica: “La scuola è aperta a tutti” .

Infine chiedono di “tenere in considerazione i diritti dei bambini nella fascia d’età 0/6, di lavorare per un loro inserimento all’interno dei percorsi scolastici o di creare percorsi alternativi, che diano loro le stesse opportunità di crescita e salute psicofisica garantite ai bambini in regola con il percorso vaccinale”.

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