Vaccini, ecco testo DDL: abolito divieto ingresso scuola infanzia, controlli svolti solo dalle ASL non da scuole

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Il disegno di legge sull’obbligo vaccinale “flessibile”, come riferito, è stato depositato da un gruppo di senatori tra cui i primi firmatari Stefano Patuanelli (M5S) e Massimiliano Romeo (Lega).

Disegno di legge Vaccini, scarica

Pubblichiamo in anteprima il testo del disegno di legge, riportando le principali informazioni dello stesso e le misure relative alla scuola.

Piano nazionale di prevenzione vaccinale

La proposta di legge prevede un Piano nazionale di prevenzione vaccinale (PNPV) che individua e aggiorna periodicamente:

  • gli standard minimi di qualità delle attività vaccinali;
  • gli obiettivi da raggiungere sul territorio nazionale;
  • le modalità di verifica del conseguimento degli obiettivi.

Il Piano ha una durata quinquennale.

Anagrafe nazionale vaccinale

L’anagrafe vaccinale nazionale (prima denominata “anagrafe nazionale vaccini”)  contiene i dati relativi a:

  • soggetti vaccinati e da sottoporre a vaccinazione;
  • soggetti che omettono o differiscono le vaccinazioni previste dal PNPV, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate
    dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta, nonché le dosi e i tempi di somministrazione delle vaccinazioni effettuate e gli eventuali effetti indesiderati;
  • notifiche effettuate dal medico curante.

Nell’ambito del monitoraggio dei programmi vaccinali sul territorio nazionale, i suddetti dati vengono raccolti al fine di garantire la verifica delle coperture vaccinali in relazione al Calendario vaccinale nazionale vigente e l’elaborazione di indicatori a livello nazionale, regionale e aziendale, anche a fini comparativi.

Piani Straordinari d’Intervento: quando i vaccini diventano obbligatori

Qualora dal monitoraggio delle coperture vaccinali, svolto su base
semestrale, si rilevino significativi scostamenti dagli obiettivi fissati
dal PNPV, tali da ingenerare il rischio di compromettere l’immunità di gruppo, vengono adottati Piani Straordinari d’Intervento, che prevedono, ove necessario, l’obbligo di effettuazione di una o più vaccinazioni per determinate coorti di nascita ovvero per gli esercenti le professioni sanitarie, al fine di raggiungere e mantenere le coperture vaccinali di sicurezza.

L’obbligo delle vaccinazioni, in definitiva, viene imposto soltanto nei casi in cui si è lontani dagli obiettivi fissati dal PNPV e soltanto dove è necessario.

I Piani straordinari di intervento, infine, possono subordinare temporaneamente, su base nazionale, regionale o locale, in base ai dati
dell’Anagrafe, la frequenza delle scuole statali, delle scuole private non paritarie, dei servizi educativi per l’infanzia e dei centri di formazione professionale regionale all’avvenuta somministrazione di una o più vaccinazioni.

Sanzioni

Nel disegno di legge, che abroga la legge n. 119/2017 esclusi alcuni articoli, non è più prevista la sanzione del divieto di ingresso negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia per i bambini non in regola con le vaccinazioni obbligatorie. 

Le famiglie, che non provvedono a far vaccinare i figli, secondo quanto previsto dai Piani straordinari di intervento (quindi solo quando le vaccinazioni diventano obbligatorie, come detto sopra), vanno incontro ad una sanzione amministrativa pecuniaria da cento a cinquecento euro (la medesima della legge precedente).

Come detto nel paragrafo precedente, inoltre, nei casi in cui le vaccinazioni si rendano obbligatorie, i Piani straordinari possono subordinare, temporaneamente e non per forza in tutto il territorio nazionale, la frequenza scolastica all’effettuazione della vaccinazione prevista.

Compiti delle scuole

Il disegno di legge non assegna compiti alle istituzioni scolastiche e affida i controlli esclusivamente alle ASL.

Soltanto nei casi in cui si renda necessario l’obbligo, ossia nei casi di scostamenti significativi dagli obiettivi fissati nel PNPV, alle scuole può essere chiesto di  adottare ogni misura idonea a tutelare la salute degli iscritti non vaccinabili, anche assicurando che tali soggetti siano inseriti in classi nelle quali siano presenti solo minori vaccinati o immunizzati, fermo restando il numero delle classi determinato secondo la normativa vigente.

Le istituzioni scolastiche, in definitiva, nel caso si rendano obbligatori i vaccini, possono essere chiamate dai succitati Piani Straordinari d’Intervento a tutelare i bambini/studenti che non si possono vaccinare (per condizioni legate al proprio stato di salute).

Disegno di legge Vaccini, scarica

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