Vaccini, bambini immunodepressi vanno inseriti “di norma” in classi di soli vaccinati

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La scadenza del 10 marzo, relativa alla presentazione della documentazione attestante l’avvenuta vaccinazione o l’esonero o il differimento della stessa o la formale richiesta di vaccinazione all’ASP di riferimento, ai sensi della legge n. 119/2017, è ormai passata e le scuole stanno verificando se tutti gli alunni abbiano presentato la predetta documentazione.

Vaccini, da oggi sanzioni per mancata presentazione della prevista documentazione

Obbligo vaccinale e bambini che non possono vaccinarsi

Uno dei problemi posti dagli operatori scolastici, nei giorni in cui la notizia era al centro del dibattito, riguardava il problema dei bambini che non possono vaccinarsi per un particolare stato clinico (casi, quindi, di omissione o differimento).

In realtà la legge n. 119/2017 prevede una precisa disposizione in merito. Vediamo quale.

Obbligo vaccinale: formazione classi

L’articolo 4 della summenzionata legge legge così dispone:

“1. I minori che si trovano nelle condizioni di cui all’articolo 1, comma 3, sono inseriti, di norma, in classi nelle quali sono presenti solo minori vaccinati o immunizzati, fermi restando il numero delle classi determinato secondo le disposizioni vigenti e i limiti di cui all’articolo 1, comma 201, della legge 13 luglio 2015, n. 107, e all’articolo 19, comma 7, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111.  
2. I dirigenti scolastici delle istituzioni del sistema nazionale di istruzione e i responsabili dei centri di formazione professionale regionale e delle scuole private non paritarie comunicano all’azienda sanitaria locale, entro il 31 ottobre di ogni anno, le classi nelle quali sono presenti piu’ di due (( minori)) non vaccinati.

In base al dettato normativo, dunque, il dirigente scolastico inserisce gli alunni, che non possono vaccinarsi per un particolare stato clinico (casi di omissione o differimento), in classi di soli minori vaccinati o immunizzati.

Il predetto inserimento avviene non tassativamente ma “di norma”.

Il dirigente scolastico, inoltre, entro il 31 ottobre di ogni anno, deve comunicare all’ASL le classi in cui sono presenti più di due alunni non vaccinati.

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