Vaccini, Avvocatura dello Stato: si a divieto d’accesso a scuola

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L’Avvocatura dello Stato, chiamata in causa da alcuni dirigenti scolastici, si è espressa in merito all’obbligo vaccinale dei bambini della scuola dell’infanzia e della sanzione di esclusione dalla frequenza nei casi di mancata vaccinazione.

Ne parla Scuola e Amministrazione.

Vaccini: mancata presentazione documentazione

L’Avvocatura, nello specifico, si è espressa in merito al caso di mancata presentazione della documentazione attestante l’avvenuta vaccinazione, entro il 10 luglio, dopo la dichiarazione presentata in fase di iscrizione.

Nel caso in questione, entro il 10 luglio, era stata presentata una dichiarazione sostitutiva di richiesta di vaccinazione all’ASP e non la formale richiesta avanzata.

Vaccini: procedura 2017/18

Nell’articolo non è specificato, ma la scadenza del 10 luglio, ai fini della presentazione della mancata documentazione, era prevista per le iscrizioni per l’a.s. 2018/19, in quanto per il 2017/18 è stata prevista una fase transitoria e a partire dal 2019/20 entra in vigore la procedura semplificata.

Vaccini, Avvocatura dello Stato: giusto provvedimento esclusione frequenza

Secondo l’Avvocatura dello Stato, il 10 luglio non era sufficiente presentare una dichiarazione sostitutiva per la prenotazione della vaccinazione ma andava presentata la documentazione attestante l’avvenuta vaccinazione, l’esonero o il differimento oppure una dichiarazione relativa  all’impossibilità di vaccinarsi per problematiche di salute oppure la formale richiesta all’ASP.

Alla luce di quanto detto sopra, l’Avvocatura ritiene legittimo il provvedimento di sospensione dalla frequenza da parte del Dirigente scolastico. 

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