Vacca (M5S): “Tagli alla cultura? Per noi è un investimento”

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Gianluca Vacca (M5S), sottosegretario del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ha pubblicato un post in cui smentisce chi accusa il Governo di voler apportare tagli alla cultura nella Legge di Bilancio.

“Da qualche giorno si scrive e si parla con superficialità di tagli alla cultura nella legge di bilancio, con conseguenti accuse al governo. Non è così. I numeri, che non mentono mai, raccontano ben altro. E allora vale la pena di fare il punto, partendo da un dato di assoluto rilievo: il piano di assunzioni varato dal Mibac, che porterà ad integrare gli organici entro il 2021 con circa 4000 nuovi assunti, mille dei quali extra turnover. Mille persone, cioè, in aggiunta a quelle che verranno assunte per la naturale turnazione dovuta ai pensionamenti. Il tutto, per un capitolo di spesa strutturale aggiuntivo di 37 milioni di euro all’anno. Rispondiamo così alla prima urgente necessità di ripristinare gli organici, visto che chi ci ha preceduto non se ne è occupato lasciando le strutture che operano sui beni culturali con gravi vuoti, ad ogni livello. Detto questo, e non è certo poco, per il 2019 l’unica voce rivista è quella relativa al bonus cultura, ma c’è un perché: nei primi due anni, il totale stanziato – 290 milioni di euro all’anno – non è mai stato speso per intero, perché non tutti i ragazzi si sono iscritti a 18app e tra quelli che si sono iscritti non tutti hanno speso l’intero ammontare di 500 euro.

Il trend è in crescita, ma pensare a una rimodulazione dello stanziamento complessivo non solo è giusto, è doveroso. Così come è doveroso assegnare il bonus a chi ne ha più bisogno, privilegiando quindi le fasce economicamente più deboli, e non darlo indiscriminatamente a tutti, anche a chi può tranquillamente permettersi libri, cinema, concerti. E’ il caso di ricordare anche che il Mibac ha aumentato il numero di giornate a ingresso libero nei musei per tutti e che, per avvicinare in particolare i giovani alla cultura, ha varato importanti provvedimenti per i ragazzi tra i 18 e i 25 anni, come il biglietto a soli 2 euro per musei e siti archeologici e come l’iniziativa di riservare loro alcuni posti in teatro, per assistere agli spettacoli d’opera, sempre al prezzo vantaggiosissimo di 2 euro. Quanto alle riduzioni sul credito d’imposta per le sale cinematografiche e per le librerie si tratta di interventi che riguardano solo una parte delle agevolazioni e che comunque non incidono sul 2019. Cercheremo di ripristinarle già nella legge di bilancio del prossimo anno. Lavoreremo in Parlamento per trovare subito le risorse necessarie e, in generale, per introdurre ulteriori misure anche questa legge di bilancio. Intanto abbiamo varato un piano di investimenti per la sicurezza sui luoghi della cultura da ben 109 milioni, con uno sforzo senza eguali in passato, e, per il 2018, abbiamo assegnato 10 milioni di euro in più al Fondo Unico per lo Spettacolo, recuperando una mancanza della scorsa legislatura. Dunque, grande piano di assunzioni, investimenti per giovani, sicurezza e spettacolo, nuovi criteri per l’assegnazione del bonus cultura che tengano conto di chi ha più bisogno. Come si fa a parlare di tagli? L’abbiamo sempre detto, per noi la cultura è un investimento. E sulla cultura continueremo a puntare. Razionalizzando la spesa, dove necessario, ma mantenendo gli impegni presi”.

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