Utilizzazioni e assegnazioni provvisorie, raffica di errori e rettifiche. Ripercussioni sulle supplenze

Di Lalla
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Lalla – Possiamo affermare che la situazione è generalizzata, anche dopo il 1° settembre (giorno canonico per la presa di servizio, giorno in cui tutti i docenti dovrebbero avere assegnata la sede di servizio per l’a.s.) molti gli Uffici scolastici territoriali ancora impegnati nella verifica delle operazioni di mobilità annuale, utilizzazioni e assegnazioni provvisorie, provocando ritardi anche nell’assegnazione delle supplenze ai docenti precari.

Lalla – Possiamo affermare che la situazione è generalizzata, anche dopo il 1° settembre (giorno canonico per la presa di servizio, giorno in cui tutti i docenti dovrebbero avere assegnata la sede di servizio per l’a.s.) molti gli Uffici scolastici territoriali ancora impegnati nella verifica delle operazioni di mobilità annuale, utilizzazioni e assegnazioni provvisorie, provocando ritardi anche nell’assegnazione delle supplenze ai docenti precari.

Da cosa dipende questa confusione?

Sicuramente dal fatto che tutto il lavoro (costituzione organico di fatto, mobilità, immissioni in ruolo, utilizzazioni e a assegnazioni provvisorie, supplenze) si concentra nel mese di agosto, ma anche dal mancato coordinamento tra gli uffici scolastici, soprattutto per i movimenti interprovinciali.

E così può accadere di docenti che si vedono revocata un’assegnazione provvisoria interprovinciale (magari con affitti disdetti e traslochi avviati), o che il movimento venga disposto dopo l’assegnazione degli incarichi a tempo determinato, di fatto riducendo la possibilità di scelta per i precari, o comunque dopo che i docenti nelle prime posizioni in graduatoria hanno già scelto sulle disponibilità presenti, magari solo spezzoni.

Ordinaria, confusionaria amministrazione, che potrebbe essere evitata scaglionando le scadenze nel corso dell’anno scolastico e anticipando (almeno di qualche settimana) la costituzione degli organici.

Naturalmente non tutte le province stanno vivendo questo disagio, e di questo diamo atto alla solerzia degli uffici, ma per il resto bisogna documentare che i collegi dei docenti che si sono riuniti in questi giorni sono composti anche da docenti che non conoscono ancora la sede di servizio per quest’anno scolastico. A qualche giorno dall’inizio delle attività didattiche, in quei giorni tradizionalmente dedicati alla programmazione delle attività annuali, alla strutturazione del lavoro. Una fase preparatoria che, sta diventando la regola, venga a mancare.

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