USB, la provocazione: indetto bando di concorso per 1 posto da Ministro dell’istruzione

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red – Il sindacato USB ha inviato un comunicato che denuncia quelli che definisce "15 anni di politiche distruttive" per la scuola pubblica. E lo fa con una provocazione, indicendo un bando di concorso per la carica di Ministro. Inizio dei lavori giorno 19 novembre, giorno in cui saranno resi pubblici i motivi del ricorso contro il concorso a cattedra.

red – Il sindacato USB ha inviato un comunicato che denuncia quelli che definisce "15 anni di politiche distruttive" per la scuola pubblica. E lo fa con una provocazione, indicendo un bando di concorso per la carica di Ministro. Inizio dei lavori giorno 19 novembre, giorno in cui saranno resi pubblici i motivi del ricorso contro il concorso a cattedra.

Le politiche degli ultimi 5 Ministri (Profumo, Gelmini, Fioroni, Moratti e Berlinguer) sono, per il sindacato, "una delle prime cause della grave situazione in cui versa l’Istruzione".

Parte, dunque, la provocazione: "L’USB Scuola si è fatta dunque carico dell’urgente necessità di reclutare un nuovo ministro dell’Istruzione, in modo da svecchiare la categoria, selezionare i ‘più meritevoli’ ed inaugurare una politica caratterizzata stavolta da una profonda conoscenza del sistema scolastico nazionale."

"La prova concorsuale avrà luogo lunedì 19 novembre a Roma, davanti al Minestro dell’Istruzione, in viale Trastevere 76, alle ore 14.00. La selezione sarà basata su quiz appositamente predisposti. Tra gli aspiranti ministro, la signora Maria, Collaboratrice Scolastica che in 10 anni di precariato ha visto il proprio stipendio perdere il 20% del potere d’acquisto, i contratti passare da annuali a supplenze brevi e saltuarie; i carichi di lavoro raddoppiare e la possibilità di fruire delle ferie solo a Natale e Pasqua. Tutte esperienze altamente formative, che fanno individuare la Signora Maria come candidata ben più competente dell’attuale titolare del dicastero dell’Istruzione."

In occasione del concorso, l’USB Scuola presenterà agli organi di informazione i contenuti del ricorso in via di presentazione al Tar del Lazio, promosso dall’USB contro il ‘concorsone’ docenti, che bandisce 11.542 posti a fronte di 321.000 domande ad oggi presentate.

"Obiettivo del ricorso, è quello di chiedere l’annullamento del bando e tutelare non una parte di lavoratori – conclude il comunicato- a scapito di altri lavoratori, ma dimostrare che questo bando non rispetta i diritti di nessuno e che il tutto va a scapito della Scuola."

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