USB convocata all ‘ARAN per nuovo contratto istruzione

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Comunicato USB . USB P.I. è convocata il giorno 9 Novembre alle 15, con Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda, per l’apertura delle trattative per il rinnovo contrattuale del Comparto Istruzione e Ricerca relativo al triennio 2016-2018.

Una grande conquista per una organizzazione sindacale che negli ultimi due anni ha visto sempre più crescere la propria forza nella scuola, oltre alla già importante e storica presenza nell’Università e nella Ricerca. Per quanto riguarda la parte economica, in sintonia con tutto il P.I., riteniamo insufficiente un aumento di soli 85 euro dopo anni di mancato aggiornamento del contratto, e chiediamo l’adeguamento degli stipendi alla media europea, con un aumento non inferiore a 300 euro a parità di carico di lavoro.
In merito alla parte normativa, risulta imprescindibile porre rimedio ad alcune iniquità già incancrenite a causa dell’eccessivo periodo di vacanza contrattuale, agli effetti del decreto Brunetta e della legge 107.

Nello specifico occorre:

– equiparare il personale precario a quello di ruolo in tutti gli aspetti normativi ed economici;

– garantire la formazione obbligatoria, gratuita, libera e in orario di servizio;

– garantire il diritto di assemblea in orario di lavoro a tutte le sigle sindacali presenti in Istituto con Iscritti e/o Delegati RSU;

– garantire l’adeguamento stipendiale al titolo richiesto per l’accesso alla professione, con particolare riferimento alle diverse figure di personale ATA e ai docenti della scuola dell’infanzia e della scuola primaria, i quali risultano ancora inquadrati come “diplomati” nonostante il titolo d’accesso già dal 2001-2002 sia la Laurea in Scienze della Formazione Primaria;

– evitare che il bonus premiale, la valutazione del merito e la chiamata diretta entrino nel contratto, destinando agli aumenti stipendiali collettivi l’intera somma nazionale prevista per il bonus premiale;

– valutare per intero, economicamente e giuridicamente, il servizio pre-ruolo;

– definire in maniera chiara ed inequivocabile che ferie, permessi congedi e aspettative, sono un diritto inalienabile del lavoratore e, pertanto, non sono soggette alla valutazione arbitraria del dirigente;

– I vincitori del prossimo concorso a cattedra devono essere considerati immediatamente come lavoratori a tempo indeterminato, non soggetti al nuovo percorso di formazione in servizio (FIT);

-riscrivere un dettagliato mansionario generale per il personale ATA da inserire nel CCNL;

– adeguare gli organici ATA ai reali bisogni delle scuole tramite parametri inequivocabili e oggettivi che tengano conto del numero di alunni, della cubatura e del numero di plessi;

– per il personale ATA, aumentare i giorni di ferie fruibili durante il periodo di attività didattica.

Daremo battaglia per un contratto che recuperi la perdita di potere d’acquisto dei salari dei lavoratori della scuola, ridando dignità al mondo della scuola che ha visto le proprie professionalità svilite dalle varie riforme della scuola, dalle legge Brunetta e dalla cattiva scuola Renziana.

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