Università telematiche bocciate dal MIUR. Arriva la replica

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GB – Dopo la relazione non molto positiva del MIUR sulle università telematiche, arrivano le reazioni degli atenei on line.

L’Università Niccolò Cusano risponde lapidaria : "Riteniamo estremamente lacunoso e superficiale il lavoro della stessa Commissione".

Tra le critiche mosse nella relazione c’è quella sul numero elevatissimo di professori precari, quello conseguentemente molto basso di contratti a tempo indeterminato, e poi la carestia di iscrizioni e di laureati.

GB – Dopo la relazione non molto positiva del MIUR sulle università telematiche, arrivano le reazioni degli atenei on line.

L’Università Niccolò Cusano risponde lapidaria : "Riteniamo estremamente lacunoso e superficiale il lavoro della stessa Commissione".

Tra le critiche mosse nella relazione c’è quella sul numero elevatissimo di professori precari, quello conseguentemente molto basso di contratti a tempo indeterminato, e poi la carestia di iscrizioni e di laureati.

Si è rilevata anche la mancanza di criteri validi, vale a dire chiari e prefissati, per quanto riguarda la valutazione qualitativa dell’offerta formativa come anche regole per la formazione delle scuole di dottorato.

Le iscrizioni sono salite fino al 2011, poi diminuite esponenzialmente anche negli atenei telematici più grandi e prestigiosi come Marconi, Uninettuno e Unicusano. Non diversa la sorte dei laureati, anch’essi in discesa libera. Inoltre in quest’ultimo anno diverse e-university hanno dovuto intraprendere un vero e proprio percorso ad ostacoli per ottenere nuovi corsi.

Il ministro Carrozza ha pertanto affermato: “Basta alle deroghe per le telematiche. Devono avere regole certe come le università tradizionali, devono seguire criteri stringenti per l’accreditamento e il reclutamento del personale docente. Dobbiamo poter valutare, con gli stessi criteri validi per le università tradizionali, l’efficacia e l’efficienza dei corsi impartiti. Lo faremo nel prossimo piano triennale”.

Nonostante i buoni propositi non sembra nemmeno, da quanto rilevato dall’Anvur e dal lavoro della commissione ministeriale, che questi atenei online siano  pronti a sorreggere il peso della competizione internazionale, come auspicato dal Ministro Carrozza qualche tempo fa.

E’molto alto il rischio che tali università possano rilasciare titoli legali con contenuti non paragonabili e comparabili ai diplomi di laurea rilasciati dalle facoltà convenzionali, oltre ad una preparazione molto più scarsa dei loro laureati rispetto agli studenti degli atenei tradizionali.

La Niccolò Cusano ha diffuso un comunicato in cui afferma, che oltre a ritenere "estremamente lacunoso e superficiale il lavoro della stessa Commissione" e  "tralasciando gli evidenti conflitti di interessi riguardanti la composizione della Commissione stessa, e soprassedendo sull’opportunità che un relazione di tale importanza sia stata prima affidata alla stampa che ai diretti interessati oggetto dell’analisi (le stesse Università), è bene sottolineare come nessuno, dalla suddetta Commissione, si sia mai preso la briga di ascoltare rappresentanti, professori, ricercatori o studenti dell’Università Niccolò Cusano o di visitarne la sede".
Il lavoro della Commissione sarebbe secondo l’ateneo "una burla sul modello di quella delle teste di Modigliani".

Università telematiche. On line la relazione.

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