Università. Pittoni (Lega), buona notizia slittamento test, ora Ministro sospenda bonus maturità

Di Lalla
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«Il posticipo a settembre annunciato dal Ministro dei test d’ammissione per i corsi universitari a numero chiuso, è una buona notizia. Ora attendiamo la sospensione del bonus maturità, altro grande problema, in attesa dell’individuazione di un meccanismo che garantisca omogeneità di valutazione sul territorio». Questo il commento-appello di Mario Pittoni, capogruppo uscente della Lega Nord in commissione Istruzione del Senato, all’annuncio del ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza, dell’intenzione di presentare un decreto che stabilisce lo slittamento dei test d’ammissione ai corsi a numero programmato.

«Il posticipo a settembre annunciato dal Ministro dei test d’ammissione per i corsi universitari a numero chiuso, è una buona notizia. Ora attendiamo la sospensione del bonus maturità, altro grande problema, in attesa dell’individuazione di un meccanismo che garantisca omogeneità di valutazione sul territorio». Questo il commento-appello di Mario Pittoni, capogruppo uscente della Lega Nord in commissione Istruzione del Senato, all’annuncio del ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza, dell’intenzione di presentare un decreto che stabilisce lo slittamento dei test d’ammissione ai corsi a numero programmato.

«Il bonus – afferma Pittoni – va sospeso in quanto non solo penalizza gli studenti settentrionali nell’accesso ai corsi universitari a numero chiuso (Medicina, Odontoiatria, Veterinaria, Architettura e Professioni sanitarie), ma crea disparità anche tra studenti di scuole diverse della stessa città. Al ministero evidentemente qualcuno si è illuso di risolvere il problema della disomogeneità territoriale con i punti “attribuiti esclusivamente ai candidati che hanno ottenuto un voto di maturità almeno pari a 80/100, rapportato alla distribuzione in percentili dei voti ottenuti dagli studenti che hanno conseguito la maturità nella stessa scuola nell’anno scolastico 2011/12”.

Ma nessun calcolo percentile – conclude Pittoni – è in grado di tenere conto del livello qualitativo medio degli studenti dei singoli istituti, con il risultato che chi frequenta strutture che garantiscono standard elevati ne uscirà in ogni caso penalizzato».

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