Uil: Troppo poche le 261 cattedre a tempo indeterminato in Tuscia

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Anche nella Tuscia, l’area attorno a Viterbo, i docenti assunti a tempo indeterminato, in tutto 261, sono troppo pochi rispetto al fabbisogno dichiarato dai sindacati.

E’ quanto lamenta la sindacalista Uil, Silvia Somigli. Sul sito Tusciaweb.eu, dichiara: “Partendo dai numeri nazionali è fin troppo chiara la carenza delle assunzioni da parte del Mef. Sono infatti stati assunti 53627 docenti in tutta Italia il che vuol dire circa cinquemila posti in meno di quelli richiesti dai sindacati e promessi dal premier Conte”.

La sindacalista, segretario organizzativo regionale, ne fa una questione anche di più ampio respiro, ricordando come il numero inferiore al necessario di contratti a tempo indeterminato non risolve il problema del precariato nella scuola per il quale l’Italia rischia la procedura di infrazione da parte dell’Unione europea.

Basti pensare che nella Tuscia – ribadisce Silvia Somigli – ci saranno 12 scuole senza Dsga (direttore dei servizi generali e amministrativi, in pratica chi guida la segreteria) e 13 senza dirigente scolastico. Solo a Viterbo sarà senza preside l’istituto comprensivo di Grotte Santo Stefano, la Fantappiè, la Vanni, e in alcune di queste scuole mancheranno entrambe le figure: sia quella didattica che quella amministrativa“.

Le cattedre scoperte sono quelle di matematica e per il sostegno. Soprattutto in quest’ultimo caso, la sindacalista fa notare che “Da pochi giorni sono partiti i corsi del Tfa per formare le nuove figure, ma i posti messi a bando erano già in partenza inferiori a quelli che servirebbero“.

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