UE, la nuova strategia per l’istruzione: più lingue e internet

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red – La nuova strategia per l’istruzione inaugurata giorno 20 novembre 2012 dalla Commissione euroepa si chiama "Ripensare l’istruzione" e punta ad incrementare gli investimenti e modernizzare l’istruzione "per rispondere in maniera adeguata ai bisogni reali della società di oggi", che si traduce in Tecnologia, internet, lingue, insegnanti preparati e motivati.

red – La nuova strategia per l’istruzione inaugurata giorno 20 novembre 2012 dalla Commissione euroepa si chiama "Ripensare l’istruzione" e punta ad incrementare gli investimenti e modernizzare l’istruzione "per rispondere in maniera adeguata ai bisogni reali della società di oggi", che si traduce in Tecnologia, internet, lingue, insegnanti preparati e motivati.

"Ripensare l’istruzione" prevede:

  • Maggiore sviluppo delle abilità trasversali e di quelle di base, in particolar modo per le abilità imprenditoriali e per le tecnologie informatiche;
  • Un nuovo parametro di riferimento per l’apprendimento delle lingue straniere. L’obiettivo è quello di aumentare il numero di quindicenni che conoscono una lingua straniera, passando dal 42% al 50%, e dal 61% al 75% per quanto riguarda lo studio di una seconda lingua straniera;
  • Investire in sistemi d’istruzione e formazione professionali di eccellenza mondiale e innalzare i livelli d’apprendimento sul lavoro;
  • Migliorare a livello statale il riconoscimento delle qualifiche e delle abilità, comprese quelle ottenute al di fuori del sistema formale d’istruzione e formazione;
  • Sfruttare appieno le tecnologie, in particolar modo internet, per ampliare l’accesso all’istruzione;
  • Gli insegnanti devono essere adeguatamente formati, motivati e dotati di spirito imprenditoriale;
  • Incentivare un dibattito aperto tra gli Stati membri sul tema del finanziamento dell’istruzione, soprattutto per quanto riguarda quella professionale e superiore;
  • Favorire un approccio di collaborazione tra settore pubblico e privato in termini di finanziamento per promuovere l’innovazione e aumentare i collegamenti tra università e mondo del lavoro.
  • "L’Europa tornerà a una crescita sostenuta – ha detto Androulla Vassiliou, commissario responsabile per l’Istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù – soltanto se produrrà persone altamente qualificate e versatili, in grado di contribuire all’innovazione e all’imprenditoria. A tale fine è essenziale un investimento efficiente e mirato, ma è chiaro che non raggiungeremo i nostri obiettivi riducendo i bilanci destinati all’istruzione".

Sempre verso questa direzione sono rivolti altri due progetti della Commissione: il programma da 19 miliardi di euro "Erasmus per tutti", per portare a 5 milioni il numero di persone che usufruiranno di borse di studio per l’estero fino al 2020, e il pacchetto "Occupazione giovanile", che comprende una proposta di garanzia affinché ai giovani venga assicurata un’offerta di lavoro o di perfezionamento entro quattro mesi dalla fine della scuola o dall’inizio del periodo di disoccupazione.

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