UDU e Rete Studenti: abolite il numero chiuso
UDU e Rete Studenti – Anche quest’anno si ripeterà la lotteria dei test per l’accesso ai corsi a numero programmato nazionale.
Anche quest’anno, dopo il nostro blitz notturno al MIUR, saremo presenti all’ingresso delle facoltà per distribuire la nostra Guida al test Sicuro. Al suo interno è indicato tutto ciò che deve accadere affinché il test si svolga in maniera regolare. Siamo pronti a raccogliere ogni segnalazione di irregolarità all’indirizzo mail: ricorsi@
Continua Marchetti: “E’ necessario abrogare la Legge 264/99. Il numero chiuso deve essere cancellato, tanto a livello locale, quanto a livello nazionale. Siamo di fronte ad un sistema irrimediabilmente compromesso. Medicina ovviamente è il caso più significativo, per l’altissimo numero di studenti che ogni anno tentano di entrare e per la peculiarità dell’intero percorso, visto che gli aspiranti medici si troveranno ad affrontare anche l’imbuto della selezione per le scuole di specializzazione. Ma il problema del numero chiuso non riguarda solo Medicina: quasi la metà dei corsi in Italia presenta barriere all’accesso, e numerosissime sono le irregolarità riferite ai singoli test. Da anni a questa parte, costantemente denunciamo le irregolarità messe in atto. Il caso dello scorso anno della facoltà di studi umanistici all’Università degli Studi di Milano, o il caso del plico mancante a Bari nel 2014 sono probabilmente i casi più eclatanti, ma ogni anno mettiamo in atto numerosi ricorsi, grazie ai quali negli anni, migliaia di studenti hanno avuto la possibilità di vedersi riconosciuto un diritto costituzionalmente garantito.”
Continua Giammarco Manfreda, coordinatore nazionale della Rete degli Studenti Medi: “Il tasso di passaggio da scuola a università nel nostro paese è troppo basso, soprattutto nel Sud. Non possiamo accettare che in questi anni un milione di studenti usciti dalle nostre scuole, siano stati privati della possibilità di accedere al corso universitario desiderato. Se questo è veramente il Governo del cambiamento, gli chiediamo di cancellare il numero chiuso, partendo dal presupposto che bisogna pensare a scuola e università come a due percorsi non distinti ma in continuità, e affrontando seriamente i temi del diritto allo studio e dell’orientamento”.