UdS: inizio anno scolastico senza diritti

Di Lalla
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Unione degli Studenti – Lunedì sarà il primo giorno di scuola nella maggior parte delle scuole del paese, ma anche quest’anno in troppe scuole l’anno scolastico inizierà senza diritti"- è questo l’allarme lanciato dal sindacato studentesco Unione degli Studenti.

Unione degli Studenti – Lunedì sarà il primo giorno di scuola nella maggior parte delle scuole del paese, ma anche quest’anno in troppe scuole l’anno scolastico inizierà senza diritti"- è questo l’allarme lanciato dal sindacato studentesco Unione degli Studenti.

Se infatti nel 1998 veniva approvato lo Statuto degli Studenti e delle Studentesse – dichiara Mariano di Palma, coordinatore nazionale – in cui veniva riconosciuto un protagonismo all’interno della scuola agli studenti, permettendoci di avere voce in capitolo nella didattica, sancendo finalmente il diritto d’assemblea, abolendo la condotta e separandola dal profitto scolastico e tanto altro ancora, ad oggi non solo alcuni di questi diritti sono stati cancellati, e le scuole si trasformano sempre più in carceri, ma non viene neanche distribuito, come invece dovrebbe essere all’atto di iscrizione.

Sempre meno interesse c’è da questo punto di vista da parte di presidi e docenti autoritari che non vogliono far conoscere loro diritti agli studenti, ma soprattutto da parte degli Uffici Scolstici Provinciali, Regionali e dal Ministero che non sollecitano le scuole alla distribuzione dello statuto. Rivendichiamo che il MIUR invii una circolare in cui solleciti le scuole alla distribuzione dello Statuto e per protestare e informare gli studenti dei propri diritti diffonderemo lo statuto con volantinaggi in tutte le scuole dal primo giorno di scuola.

Questa non sarà l’unica iniziativa che organizzeremo il primo giorno di scuola, ci faremo "sentire" in tutt’Italia.

Con lo slogan "Suoniamogliele, perche’ la musica deve cambiare" assedieremo sonoramente in tutto il paese in circa 30 citta’ armati di pentole, trombette e strumenti musicali i consigli regionali, provinciali e comunali, le prefetture, i provveditorati, gli uffici scolastici provinciali e regionale per lanciare le nostre rivendicazioni locali e nazionali.

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