Udir presenta emendamenti al Decreto su Reddito di cittadinanza e Quota 100

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Comunicato Udir – Udir ha chiesto di consentire anche ai dirigenti dell’area dell’istruzione e della ricerca la possibilità di presentare domanda di pensionamento anticipata.

In audizione a partire dalle 19.15 a Palazzo Madama, presso la XI Commissione del Senato della Repubblica, sono stati chiesti dalla delegazione una serie di emendamenti che vogliono tutelare anche il ruolo del capo d’istituto.

 

A riportare le ragioni del sindacato Patrizia Costantini, DS abruzzese, e Pietro Perziani, dirigente in quiescenza ed esperto in relazioni sindacali. Particolare rilievo è stato dato alla questione del pensionamento anticipato, per cui da oggi è possibile presentare domanda, che potrebbe comportare anche una decurtazione dell’assegno pensionistico fino al 30%. Altri i temi trattati, nell’ottica della difesa dei beneficiari delle misure enunciate.

 

Marcello Pacifico (presidente nazionale Udir): chiediamo che le norme su quota 100 possano essere applicate anche per i dirigenti scolastici che dovrebbero, anzi, per la complessità del ruolo svolto, poter accedere con il massimo dei contributi anche prima dei 62 anni. Gli stessi stipendi dei dirigenti scolastici, ancora lontani dalla perequazione piena con gli altri dirigenti della stessa area, devono essere, almeno, allineati all’inflazione per il prossimo triennio come per il triennio precedente. Siamo convinti della forza delle azioni giuste e continuative. Ancora una volta siamo qui, a esporci davanti ai senatori, per portare in prim’ordine le nostre ragioni.

 

Tra i tanti emendamenti presentati, si segnala quello all’articolo 12, comma 10: “per il personale della dirigenza scolastica, ad ogni modo, si applicano ai fini del diritto all’accesso e alla decorrenza del trattamento pensionistico di vecchiaia o di anzianità, le disposizioni normative previgenti all’approvazione dell’articolo 24, della legge 22 dicembre 2011, n. 214 e successive modificazioni”, poiché il ruolo del DS, sia per l’acuto stress a cui è sottoposta la categoria sia per il pesante gap generazionale tra personale scolastico e discenti, necessita di un’apposita finestra che permetta l’accesso e la decorrenza del trattamento pensionistico di vecchiaia o di anzianità secondo le regole previgenti la riforma cosiddetta “Fornero”.

 

Per quanto riguarda la “Riduzione anzianità contributiva per accesso al pensionamento anticipato indipendente dall’età anagrafica. Decorrenza con finestre trimestrali”, all’art. 15, comma 4, si vuole sostituire le parole “comparto scuola ed AFAM” con le seguenti parole” comparto e dell’area dell’istruzione e della ricerca”, poiché “la modifica interessa tutto il personale dipendente e dirigente del nuovo comparto e area dell’istruzione e della ricerca considerato ad ogni modo l’errore presente nel testo normativo in riferimento anche del solo comparto scuola ed AFAM che non esiste più”.

 

Per Opzione Donna, art. 16, al comma 3, s’intende sostituire le parole “comparto scuola ed AFAM” con le seguenti parole” comparto e dell’area dell’istruzione e della ricerca”, comportando tale azione la motivazione su indicata. Per la Facoltà di riscatto periodi non coperti da contribuzione, art. 20, al comma 6, si vuole sostituire la parola “quarantacinquesimo” con “cinquantesimo”, così da estenderla a una platea maggiore di lavoratori interessati. Per l’Anticipo del TFS, art. 23, al comma 2, dopo le parole “comma 5” s’intende inserire le seguenti parole: “e comunque non superiore all’1,5%” per “tutelare i lavoratori e fissare un termine massimo per l’aliquota da definire nell’accordo quadro”. Ancora, al comma 5, si chiede di sostituire la parola “30.000” con “80.000”, per estendere l’importo finanziabile per l’erogazione della liquidazione. In ultimo, all’art. 24, Detassazione TFS, al comma 2, si vuole sostituire “50.000” con “76.000”, per allargare i beneficiari “in base a quanto definito dal presente decreto in termini di liquidazione media programmata da erogare”.

 

Marcello Pacifico, presidente nazionale Udir, ancora una volta presente in Senato, chiede con fermezza il superamento di talune problematiche: “Lo chiediamo attraverso la presentazione e l’accoglimento degli emendamenti che abbiamo portato sin qui. La nostra azione lineare mira a una nuova stagione per la nostra scuola, guidata dalla giustizia. Siamo convinti, pienamente, della giustezza delle nostre ragioni e siamo certi del fatto che il cambiamento sia composto da piccoli passi: vi chiediamo di partire da queste osservazioni, poiché migliorare gli eventi è un dovere a cui bisogna dar seguito”.

 

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