Turi (UIL): dopo le indiscrezioni d’estate, le decisioni d’autunno sugli investimenti per l’istruzione

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UIL – Indispensabile e urgente invertire il trend – così il segretario generale della Uil Scuola Pino Turi, dopo la diffusione dei dati Eurostat sulla spesa per l’istruzione dei Paesi Ue.

Ancora una volta è l’analisi macroeconomica dei dati, e non solo le ripetute sollecitazioni sindacali ad una netta inversione di rotta, a mostrare che è assolutamente necessario investire in istruzione.
La spesa italiana per l’istruzione in rapporto al Pil – secondo i dati diffusi da Bruxelles -è tra le più basse d’Europa, al terzo posto, dopo Irlanda e Romania.
Germania e Francia, che negli anni passati hanno operato la scelta di investire in istruzione, nonostante la crisi economica, hanno oggi un volume di investimenti, in valore assoluto (127 miliardi la Germania, 119 la Francia ), pari al doppio di quello che fa il nostro Paese (65 miliardi).
Si deve scegliere veramente – sottolinea Turi – di puntare su giovani, occupazione e sul futuro. Scelte che possono essere fatte nella prossima Legge di Bilancio e nel prossimo rinnovo contrattuale del personale della scuola.
Il Governo – aggiunge Turi -prenda atto di quella che è diffusamente riconosciuta come una vera emergenza nel nostro Paese.
Una emergenza da inserire come priorità assoluta nelle prossime scelte di politica economica.

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