Trasmettere competenze STEM in maniera innovativa: un concorso europeo per docenti ed esperti di didattica

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Orientare al meglio i giovani nella scelta del loro futuro percorso universitario e/o professionale vuol dire anche utilizzare metodologie didattiche innovative in grado di operare al contempo su tre diversi piani

In prima battuta puntare sulla valorizzazione delle competenze e aspirazioni dei più giovani; in secondo luogo offrir loro un quadro quanto più verosimile delle possibilità esistenti nei vari settori del contesto occupazionale; infine utilizzare appropriate metodologie didattiche capaci di trasmettere al meglio le competenze e le conoscenze utili a entrare nel mondo del lavoro.

Tra i settori che più di altri offrono favorevoli sbocchi occupazionali, ci sono senza dubbio quelli animati dalle discipline cosiddette STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics). Secondo l’ultima indagine Almalaurea sulla condizione occupazionale dei laureati, infatti, le discipline di quest’ambito sono in grado di offrire prospettive occupazionali molto più concrete e rosee della media. E se sul totale dei laureati italiani a 3 anni dalla laurea lavora l’85% (con uno stipendio medio di 1.300 euro al mese), la percentuale sale ampiamente quando parliamo delle discipline STEM. Ecco qualche esempio:

  • Matematica: 95% (stipendio medio 1.349)
  • Scienze e tecnologie della chimica industriale: 93% (stipendio medio 1.540 euro)
  • Fisica: 90% (stipendio medio 1.370 euro)
  • Scienze chimiche: 88% (stipendio medio 1.384 euro)

Per non parlare delle diverse “Ingegnerie”, che garantiscono possibilità occupazionali di sicuro rilievo:

  • Ingegneria della sicurezza: 97% (stipendio medio di 1.671 euro)
  • Ingegneria dell’automazione: 96% (stipendio medio di 1.678 euro)
  • Ingegneria gestionale: 96% (stipendio medio di 1.623 euro)
  • Ingegneria aerospaziale e astronautica: 95% (stipendio medio di 1.691 euro)

Puntare sulla didattica innovativa nella trasmissione delle discipline STEM e delle relative conoscenze e competenze, vuol dire dunque offrire ai giovani un set di strumenti utili a trovare quanto prima occupazione, peraltro con alti livelli di reddito previsto.

Proprio per valorizzare metodologie innovative di didattica in tale ambito è stata ideata un’interessantissima iniziativa rivolta a docenti ed esperti di didattica di tutta Europa, chiamati a confrontarsi con propri progetti didattici innovativi. Si tratta del concorso Science on Stage, che permetterà a 11 docenti italiani meritevoli di essere ospitati nel quadro del Festival Europeo “Skills for the Future” di Cascais, in Portogallo, per raccontare il proprio progetto a una platea internazionale di colleghi, confrontandosi con essa in presentazioni, incontri e workshop.

Si partecipa presentando, entro il 31 gennaio, progetti didattici che insistano in maniera innovativa su alcune particolari tematiche, tra le quali: sostenibilità ambientale, tecnologie dell’informazione e della comunicazione, contrasto alle diseguaglianze socio-economiche, riuso e riciclaggio di materiali di scarto.

Insomma, davvero una bella iniziativa per valorizzare la buona didattica e le discipline STEM e per rivolgere l’attenzione su tematiche di stretta urgenza sociale e ambientale.

Maggiori informazioni sul concorso Science on Stage sono disponibili qui.

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