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Trasferimento e assegnazione provvisoria: movimenti differenti con conseguenze diverse per il docente

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Trasferimento e assegnazione provvisoria sono movimenti diversi, con il primo si modifica la titolarità, con il secondo la titolarità rimane invariata

Una lettrice ci scrive:

Buongiorno, avrei bisogno dei vostri preziosi consigli su come fare il prossimo anno. Vi spiego la mia situazione: tre anni fa sono passata di ruolo, sul sostegno, in una scuola media secondaria, in cui mi trovavo  abbastanza bene. Ora penso che preferirei cambiare. Vorrei tornare in una scuola media dove ho lavorato tempo fa per due anni come precaria e in cui avevo effettuato le ore di tirocinio del TFA. (entrambe sono nella stessa città e nello stesso ambito). Se cambio, mi interessa solo quella scuola, mi sono recata già da loro per informazioni, e la vicepreside mi ha detto che cattedre di sostegno, ne hanno. Mi domandavo
alcune cose:
1- cosa mi conviene fare, il trasferimento oppure l’assegnazione provvisoria?
2-quale tra le due cose ha la priorità sull’altra o vanno in parallelo?
3-avrei un titolo preferenziale in quella scuola, avendoci già insegnato, seppur come precaria?
4-posso chiedere il trasferimento o l’assegnazione in un unica scuola (le altre del circondario, o più lontane, non mi andrebbero bene)
Spero di essere riuscita a spiegare le mie perplessità. Grazie del  vostro, sempre prezioso, aiuto

Il trasferimento e l’assegnazione provvisoria sono movimenti che rientrano, rispettivamente, nella mobilità territoriale e nella mobilità annuale. Si tratta, quindi, di movimenti diversi che hanno per il docente conseguenze differenti

Assegnazione provvisoria

L’assegnazione provvisoria è un movimento annuale con il quale il docente, in possesso dei requisiti necessari, chiede di poter lavorare per un anno scolastico in una scuola diversa da quella di titolarità. Questo movimento sarà temporaneo in quanto interesserà solo un anno scolastico senza modificare la scuola di titolarità del docente che rimarrà invariata

Trasferimento

Il trasferimento è, invece, un movimento “definitivo” che comporta, quindi,  la modifica della scuola di titolarità del docente.

I trasferimenti vengono disposti prima delle assegnazioni provvisorie che sono movimenti  disciplinati da specifico contratto e disposti in tempi successivi alla mobilità territoriale

Per modificare la titolarità si deve chiedere trasferimento

La nostra lettrice è interessata a modificare la scuola di titolarità, quindi, dovrà chiedere trasferimento e se è interessata solo ad una specifica scuola potrà inserire solo questa come preferenza nella domanda

Se otterrà il trasferimento sarà titolare nella scuola di suo interesse altrimenti rimarrà nell’istituto di attuale titolarità.

Non è prevista, però, alcuna precedenza per il trasferimento nella scuola richiesta, anche se la docente ha già prestato servizio in tale scuola

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