Trasferimenti a pettine e poveri giovani!

Di Lalla
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Gianluca Mungo – In un momento come questo occorre una razionale – sottolineo: razionale! – riflessione che riconduca tutti al buon senso! cosa accadrà se passerà in trasferimento a pettine nelle graduatorie con congelamento poi di tre anni? Ve lo dico in una parola: un disastro! A farne le spese, ovviamente, nel gerocratico paese che non è affatto (malgrado l’esistenza di un ministero ad hoc) per giovani, saranno appunto i docenti più giovani che, rei di non essere nati dieci anni prima, non hanno avuto la possibilità di fare i fantomatici punti!

Gianluca Mungo – In un momento come questo occorre una razionale – sottolineo: razionale! – riflessione che riconduca tutti al buon senso! cosa accadrà se passerà in trasferimento a pettine nelle graduatorie con congelamento poi di tre anni? Ve lo dico in una parola: un disastro! A farne le spese, ovviamente, nel gerocratico paese che non è affatto (malgrado l’esistenza di un ministero ad hoc) per giovani, saranno appunto i docenti più giovani che, rei di non essere nati dieci anni prima, non hanno avuto la possibilità di fare i fantomatici punti!

Mi appare assai ridicolo declamare che abbiamo la scuola più vecchia d’Europa e poi non porre l’accento sulle condizioni dei giovani doceneti quando si pensa ai trasferimenti nelle GAE! Tali giovani nel 2007 fecero una scelta di vita, decisero di restare o di trasferirsi dove avrebbero avuto maggiori possibilità di lavoro e poter così dare un loro primo contributo a rinnovare una scuola dove non pare contare l’abilità o l’inclinazione, ma solo un illoogico e imposto rispetto verso chi millanta i classici "anni di esperienza" senza fornire altre ulteriori e concrete spiegazioni!

Ma lasciamo perdere! Largo ai vecchi! Mi pare pure (ironicamente parlando) giusto ed ora eccoci qui, a dovere assistere, malgrado i patti stipulati nel 2007, a vedere riaperte, per non dire gettate le GAE in un nuovo caos per permettere a chi nel 2007 non volle fare una scelta radicale (In questo paese è inutile fare scelte radicali, tanto non sembrano venire risultate e tutto diventa poi il contrario di tutto, con buona pace del principio della certezza del diritto!) di andare a danneggiare chi invece all’epoca ebbe il coraggio e la responsabilità di farla! Poco importa che molte tra queste persone, giovani e più mature, con o senza famiglia, si siano nel
frattempo integrati, si siano nel frattempo intestate un contratto d’affitto o un mutuo, di loro poco importa!

Poco importa che la Corte Costituzionale abbia rigettato SOLO il trasferimento in coda, ma non, anzi per nullla, il concetto di congelamento (domanda: ma la nostra ministra non è laureata in Giurisprudenza e abilitata alla professione d’avvocato?). Ma v’è un’altra cosa che meraviglia: e con la questione dei diritti acquisiti come la mettiamo? Sbaglio o nel 2007, chi fece una certa scelta, prendendosene le responsabilità che in quel momento erano chiare, ha, di fatto, maturato certi diritti acquisiti? Tra questi diritti, inoltre, non doveva esserci anche un piano massiccio di assunzioni che se ci fosse stato, forse non avrebbe creato una simile situazione? Il nostro ministro avvocato cosa ne pensa a tal riguardo?

Con la presente mi appello affinchè si giunga a bloccare i trasferimenti come da patti del 2007 (il congelamento delle GAE, ripeto, non è anticostituzionale, semmai lo è stato il trasferimento in coda)
2) Di congelare, a questo punto, per un anno l’aggiornamento stesso delle GAE (al limite aprire solo quelle d’istituto) per evitare decisioni affrettate e di poco senso

Vorrei ricordarVI- non voglio apparire troppo ridondante, ma reputo occorra precisarlo a chiare e cubitali lettere! – che nel 2007 siamo entrati nelle GAE con dei patti chiari e questi patti sono DIRITTI ACQUISITI a tutti gli effetti. Se così sarà, mi dichiaro ( e siamo in tantissimi) pronto a presentare ricorso (con ogni forma di richiesta di risarcimento possibile) per il mancato rispetto di simili diritti acquisiti!.

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