TFA sostegno, Anief: errata distribuzione posti tra Atenei

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Comunicato ANIEF – La Regione Piemonte raccoglie la denuncia di Anief che ha portato all’immediata impugnazione della decisione del Miur di far ripartire in modo disomogeneo i 14.224 posti utili a specializzarsi come docente di sostegno, autorizzati con il decreto n. 92/2019 secondo l’offerta degli Atenei e non della vacanza di posti e di insegnanti specializzati nel territorio come prevede la legge. 

Il caso dei posti di sostegno assegnati al Piemonte: a non comprendere il perché del sensibile squilibrio nella distribuzione dei posti a livello regionale è ora l’Assessorato regionale all’Istruzione del Piemonte che ha chiesto un incontro tra l’Università di Torino e l’Ufficio Scolastico. Per Anief la richiesta è più che lecita, perché si è introdotta una soglia “fluttuante”. Secondo il presidente nazionale Anief Marcello Pacifico oltretutto non c’era alcun motivo di lasciare fuori un altissimo numero di candidati che già stanno aderendo in tanti a una nuova azione giudiziaria contro il numero chiuso e l’assenza di una soglia ai test pre-selettivi oggettiva legata al raggiungimento della sufficienza.

I corsi di sostegno devono ancora prendere il via, le selezioni si avvieranno solo a metà a aprile, ma già è tempo di polemiche. E i motivi sono fondati. Secondo Orizzonte Scuola, il problema rimane “capire come far fronte alla cronica mancanza di insegnanti di sostegno specializzati. Numerosi docenti infatti anche quest’anno continuano ad insegnare privi del titolo di specializzazione e delle competenze specifiche per questa professione”. Il problema è che invece di fare fronte alla comprovata necessità di specializzare migliaia di docenti che ogni anno coprono le cattedre di sostegno vacanti, l’amministrazione piemontese è riuscita ad allestire dei corsi che avviano alla didattica “speciale” per appena 200 posti, di cui la miseria di 15 nella scuola dell’infanzia, peraltro concentrandoli nella sola Università di Torino.

“Si tratta con ogni evidenza di cifre del tutto inadeguate ai bisogni piemontesi – ha detto l’assessore regionale Gianna Pentenero a Torinoggi -. Basti pensare che lo stesso numero complessivo di percorsi di specializzazione è attivato dagli atenei della Basilicata, regione con popolazione inferiore di otto volte a quella del Piemonte. Questo non può che riflettersi negativamente sulle condizioni di tante ragazze e tanti ragazzi disabili. La questione è stata posta anche in Conferenza Stato-Regioni e, allo stato attuale, è indispensabile – ha concluso la consigliera piemontese – che il Governo nazionale dedichi maggiori risorse per finanziare la formazione degli insegnanti”.

La denuncia dell’Anief sui pochi posti banditi per il TFA sostegno

Anief concorda con la presa di posizione del Consiglio regionale del Piemonte dopo aver denunciato all’USR l’incredibile situazione: la scuola pubblica italiana ha estremo bisogno di docenti di sostegno specializzati, come del resto più volte rilevato dal Ministro dell’Istruzione. A questo scopo, sono stati programmati i corsi per specializzare 40 mila docenti in tre anni ma lo si è deciso di fare con una ripartizione di posti illogica e con dei numeri del tutto insufficienti. Oltretutto, decidendo di ammettere alla prova scritta solo chi supererà una soglia “fluttuante”, variabile in base al conseguimento dei punteggi conseguiti in ogni singolo ateneo, si stanno andando a determinare i presupposti per creare una selezione discriminante.

Il commento del Presidente Anief

“Questo eccesso di selezione – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – non è giustificabile. Soprattutto perché si rischia di compromettere la carriera di un insegnante per dei motivi legati al caso e non al merito individuale e alle motivazioni, caratteristiche che su questo genere di docenza devono sempre prevalere. Per questi motivi, molti dei candidati che non passeranno la prova selettiva a numero chiuso ricorreranno ancora una volta in tribunale.

Anief ricorda, infine, che è fondamentale la preparazione iniziale per affrontare al meglio le prove e il corso. Per informazioni, rivolgersi a Eurosofia.

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