Test accesso Università, M5S: sì ma dal secondo anno

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Comunicato M5S – “Garantire al maggior numero possibile di studenti l’accesso all’università è uno degli obiettivi di questo Governo, chiaramente scritto nel Contratto sul quale si fonda.  Mantenere le facoltà a numero chiuso vuol dire penalizzare migliaia di studenti senza dare loro l’opportunità di impegnarsi e dimostrare quanto valgono nelle materie che hanno deciso di studiare”.

Lo affermano in una nota i componenti M5S della Commissione Cultura alla Camera, in occasione della partenza dei test d’ingresso alle facoltà di Medicina e Chirurgia.

“Già nella scorsa legislatura il MoVimento 5 Stelle aveva presentato una proposta di legge, di cui Francesco D’Uva era il primo firmatario, che poneva requisiti di selezione degli studenti a partire dal secondo anno. Per noi una revisione del sistema di accesso alle università rimane necessaria, e ci auguriamo che presto il tema venga affrontato in modo serio in Parlamento”, proseguono i portavoce M5S.

“Il modello a cui puntiamo dovrà prevedere strumenti per verificare le reali attitudini degli studenti e realizzare una corretta valutazione, impossibile da fare al momento del test d’ingresso. Ma per rilanciare il nostro sistema universitario non basta fermarsi qui: è fondamentale anche modificare l’attuale meccanismo delle specializzazioni, velocizzare l’accesso al lavoro, ampliare la platea nella cosiddetta ‘no-tax area’ e implementare l’alta formazione tecnologico-professionale”, concludono.

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