Terza fascia graduatorie di istituto, quale sarà il suo destino. Diminuiranno le supplenze, sostituite dal FIT, tasto dolente lo stipendio

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L’annuncio dei tre concorsi previsti per il 2018 se da un lato porta la speranza per una immissione in ruolo più vicina (con l’incognita del FIT), dall’altro fa riflettere i docenti su quale sarà l’assetto delle graduatorie.

GRADUATORIE III FASCIA RINNOVATE PER L’ULTIMA VOLTA NEL 2017

Le graduatorie di istituto di III fascia, costituite solo per la scuola secondaria, sono state aggiornate per l’ultima volta entro il 24 giugno 2017, per il triennio 2017/20. L’attuale normativa prevede che dopo tale triennio sarà possibile solo aggiornare le attuali graduatorie (con i nuovi punteggi o al fine di cambiare provincia), ma non sono previsti nuovi inserimenti.

Quindi sostanzialmente la terza fascia delle graduatorie di istituto potrebbe diventare ad esaurimento, in quanto i docenti a mano a mano confluiranno nelle graduatorie dei nuovi concorsi.

GRADUATORIE DI ISTITUTO PROVINCIALI, CONCORSI REGIONALI

Questa è una differenza sostanziale, che entrando a regime rivoluzionerà il sistema attuale dell’assegnazione delle supplenze. I 3 concorsi previsti dal Decreto Legislativo n. 59/2017 (per abilitati e poi a regime per non abilitati con 3 anni di servizio e non abilitati con 24 CFU) sono regionali, per cui l’accesso al FIT e la conseguente immissione in ruolo sarà nella provincia disponibile al momento in cui ciascuno sarà chiamato a scegliere dalla graduatoria di merito regionale che si forma dalla procedura concorsuale.

Inoltre, al momento dell’ammisione al FIT il docente sarà cancellato dalle altre graduatorie in cui finora è inserito.

IL FIT SOSTITUIRA’ LE SUPPLENZE

Questo non significa certo che i docenti inseriti nelle graduatorie di III fascia rimarrano disoccupati, ma che le tipologie di supplenze lunghe (30 giugno – 31 agosto) dovranno essere gestite tramite il FIT, ossia il periodo di formazione e tirocinio che dovranno svolgere i vincitori del concorso (due o tre anni a seconda della tipologia di concorso).

LO STIPENDIO

Questo è un tasto dolente. Finora sembra non ci siano spiragli al fatto che il tirocinante possa avere uno stipendio superiore a circa 400 euro. Una somma ampiamente contestata dagli aspiranti che, adesso, attraverso le supplenze da graduatorie di istituto, arrivano a guadagnare di più. Un aspetto sul quale sicuramente si ritornerà.

INCOGNITA NUOVO GOVERNO

Naturalmente il nuovo Governo non mancherà di dare un proprio indirizzo al nuovo reclutamento (la proposta del M5S è di ridurre a due gli anni di FIT, quella della Lega di concorsi con domicilio professionale).

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