Termosifoni spenti nelle scuole, nella mia lo sono da anni. Tutti contro l’UPI

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dp – Nella mia scuola i termosifoni, sebbene con vicende alterne, sono spenti da 5 anni e alcune aule, soprattutto quelle del piano più alto, dove abbiamo i laboratori, in pieno inverno sono inaccessibili a causa del freddo. Mi chiedo in quante scuole d’Italia ci siano di questi problemi, potete segnalarcelo scrivendo alla redazione? Nel frattempo staremo al freddo cantando l’Inno di Mameli.

dp – Nella mia scuola i termosifoni, sebbene con vicende alterne, sono spenti da 5 anni e alcune aule, soprattutto quelle del piano più alto, dove abbiamo i laboratori, in pieno inverno sono inaccessibili a causa del freddo. Mi chiedo in quante scuole d’Italia ci siano di questi problemi, potete segnalarcelo scrivendo alla redazione? Nel frattempo staremo al freddo cantando l’Inno di Mameli.

Il comune nel quale insegno è disastrato, parlo delle finanze, e, la mia scuola, essendo una media dovrebbe veder riempiti i serbatoi per i riscaldamenti dal municipio. Fate voi due conti

Vado a scuola con sottopantaloni e il giubotto super imbottito non si toglie mai. I piedi sono la parte più difficile da gestire, non si può far altro che camminare nella classe, per i momenti più difficili ho adottato un bue e un asinello.

Ieri Palazzo Chigi, in persona, ha risposto alla provocazione del presidente dell’UPI che paventava di spegnere i riscaldamenti nelle scuole e proponeva vacanze più lunghe agli studenti, per protesta contro i tagli.

Dicono da Palazzo Chigi che è una ipotesi fuori dalla realtà.

Sarà, ma l’inverno si avvicina e ho timore che il rischio congelamento nella mia scuola sia più che una realtà. E di vacanze in più neppure l’ombra, anzi rischiamo di stare nella scuola-ghiacciaia 6 ore in più a settimana, se il Governo si non si adopera a trovare la copertura finanziaria contro le 24 ore.

Sulla vicenda sono intevenute varie "entità". Cittadinanzattiva.it ha ritenuto intollerabile la provocazione del presidente UPI (Unione Province Italiane), L’AGE (Associazione di Genitori) fa notare che un eventuale stop del servizio colpirebbe le famiglie e propone tutta una serie di ambiti da cui rintracciare le risorse: dalla spesa militare, alla riduzione di inutili enti.

Maurizio Ronconi, esponente dell’Udc e capogruppo alla Provincia di Perugia, addirittura, minaccia querele se si sospenderà riscaldamento: "si è scelta la strada peggiore per manifestare un disagio generato dalla incertezza finanziaria e normativa"

L’USB, giustamente, fa notare che, mentre l’UPI minaccia il blocco dei riscaldamenti e il Senato approva l’insegnamento dell’Inno di Mameli, per cui saremo al freddo cantando l’inno, "nessuno sa dire che fine hanno fatto i finanziamenti per il funzionamento delle scuole, quelli per le attività aggiuntive, progetti e corsi di recupero, in generale per i Piani dell’Offerta Formativa: una cifra complessiva che si aggira in torno al miliardo".

Posso suggerire, se dovessero essere ritrovati, di utilizzarne una piccola parte per riscaldare la mia scuola?

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