Telecamere per controllare operato insegnanti, FISM: un errore

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La Federazione italiana scuole materne (FISM) sarà in audizione alla Camera martedì 2 ottobre per relazionare sulla proposta di legge C.1066 Calabria ed altri:

“Misure per prevenire e contrastare condotte di maltrattamento o di abuso, anche di natura psicologica, in danno dei minori negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia e delle persone ospitate nelle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali per anziani e persone con disabilità e delega al Governo in materia di formazione del personale”, cui è abbinata la proposta di legge C. 480 Calabria.

Controllare l’operato degli insegnanti

La Presidenza Nazionale della FISM farà sentire la propria voce per spiegare che l’introduzione della videosorveglianza negli asili e nelle scuole di infanzia sarebbe un errore. “Mettono a rischio non solo la libertà di insegnamento, ma non rafforzano neppure il rapporto di fiducia e stima tra docenti e genitori” comunica la Federazione in una nota che anticipa il punto di vista che sarà portato in audizione.

Di fatto – prosegue la nota – i sistemi di videosorveglianza sarebbero rivolti a sorvegliare il comportamento dei docenti in classe nel loro impegno quotidiano. Questo minerebbe il rapporto tra docenti e genitori e finirebbe con il rendere vano il progetto educativo che nel reciproco rispetto dei diversi ruoli e ambiti educativi, si sviluppa necessariamente dentro un rapporto di stima e fiducia.

Il segretario nazionale Luigi Morgano ha ribadito su Avvenire di sabato 29 settembre “scuola e famiglia devono puntare sul dialogo, sull’ascolto e la relazione, i genitori devono essere aiutati a imparare a partecipare alla vita della scuola, a conoscerne e capirne l’importanza per i loro figli, non a controllarla in base a loro paure, ansie, emozioni.

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