Tecnologia a gogò, ma non tutti i laboratori funzionano. Lettera

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Preside lascia la scuola

Nella scuola c’è una tecnologia a gogò, perché non tutti i laboratori funzionano perfettamente.

Siamo nell’era della tecnologia, della banda larga e della fibra ottica, ma molte scuole italiane non hanno strumenti sufficienti per supportare un collegamento ad Internet perché la linea si presenta lenta e i browser e le piattaforme faticano ad aprirsi, per non parlare del caricamento di video di grosse dimensioni che richiedono tempo.

Con una connessione lenta e con un Wi-Fi che riesce a malapena a funzionare perché richiede un potenziamento della linea come possono lavorare bene le segreterie delle scuole? Nelle aule sono stati introdotti i registri elettronici e nel prossimo futuro, come già accade in alcune realtà italiane, gli alunni saranno costretti a far uso sempre più massiccio di nuove tecnologie multimediali e di tablet.

Ma con una rete non ben cablata dove in molte realtà italiane non è ancora presente la fibra ottica come si può pretendere di avere una rete Wi-Fi di ampia copertura in grado di mantenere attiva la rete internet con il lavoro simultaneo di numerosi computer accesi? Il problema della potenza della rete Wi-Fi nelle scuole italiane si presenterà in tutta la sua virulenza in occasione della somministrazione delle prove Invalsi che, da quest’anno, prevedono la tipologia computer based con gli alunni che dovranno effettuare la prova rispondendo ai quesiti in tempo reale per avere risultati della prova immediati.

Se le reti internet degli edifici scolastici hanno una connessione lenta o a singhiozzo, la prova Invalsi diventerà una tragedia…tragicomica. Molte scuole sono dotate anche di LIM (Lavagne interattive multimediali) che sono andate a sostituire le vecchie lavagne con gessetti.

Ebbene anche questi nuovi strumenti didattici che rappresentano il futuro della didattica nella scuola italiana, in alcune realtà locali, presentano numerose difficoltà di utilizzo a causa della lentezza della rete Wi-Fi.

Sarebbe il caso che il MIUR spingesse i comuni italiani a dotarsi di fibra ottica e fare in modo che, in occasione dell’esordio della nuova tipologia della prova Invalsi con metodo computer based, tutte le postazioni internet siano perfettamente funzionanti di rete internet per evitare intoppi e ritardi nella trasmissione dei dati all’Istituto per la Valutazione del Sistema Scolastico. Una scuola innovativa che pretende una didattica altrettanto innovativa si vede soprattutto dal perfetto funzionamento degli strumenti tecnologici forniti in dotazione alle scuole.

Non si può, metaforicamente parlando, dotare le istituzioni scolastiche di una Ferrari che poi deve funzionare come una vecchia FIAT 500? Si spendono fior di quattrini, e molte realtà scolastiche non hanno laboratori ben attrezzati. Ne vedremo di belle per la prova INVALSI.

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