Tagli, tagli, tagli: Gelmini riduce del 25% la spesa per gli appalti alle ditte di pulizia

Di Lalla
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red – Ancora sotto accusa la circolare ministeriale del 14 dicembre 2009, che prevede per i servizi di pulizia ed altre attività ausiliarie nelle scuole la conferma dei contratti «nella misura massima del 75% del corrispettivo pattuito». In parole povere: un taglio effettivo del budget del 25%. Ricadute sia sul piano dell’occupazione, sia su quello del funzionamento della vita scolastica.

red – Ancora sotto accusa la circolare ministeriale del 14 dicembre 2009, che prevede per i servizi di pulizia ed altre attività ausiliarie nelle scuole la conferma dei contratti «nella misura massima del 75% del corrispettivo pattuito». In parole povere: un taglio effettivo del budget del 25%. Ricadute sia sul piano dell’occupazione, sia su quello del funzionamento della vita scolastica.

La drastica riduzione di fondi si rende necessaria, nelle giustificazioni ministeriali, con la necessità di coprire spese per “supplenze, funzionamento ed esami di Stato”. Quelle già tagliate dall‘imperativo categorico dalla stessa circolare.

I deputati del Pd Delia Murer e Cesare Damiano hanno presentato un’interrogazione parlamentare ai Ministri dell’ Istruzione e del Lavoro affinchè intervengano per proteggere i posti di lavoro.

In Veneto il consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Causin chiede alla Giunta regionale "se e come pensa di integrare l’appalto in corso fino a giugno al fine di garantire la qualità delle condizioni igienico sanitarie delle scuole in Veneto" e "se l’Assessore Donazzan ha intenzione di intervenire in Conferenza Stato – Regioni per porre una questione che non riguarda solo il Veneto, ma le condizioni di tutte le scuole del Paese".

L’assessore all’istruzione della Regione Toscana Gianfranco Simoncini ha inviato una lettera al ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini per chiedere, a nome della Regione Toscana, la sospensione del provvedimento che prevede il taglio del 25% delle spese sostenute dalle scuole per pulizie e sorveglianza.

A Modena la FLC e la Filcams intervengono per protestare anche contro la circolare esplicativa dell’Ufficio Scolastico Regionale, che aveva proposto di effettuare la pulizia di aule e bagni a giorni alterni. La circolare regionale è stata ritirata, ma di fatto l’entità dei tagli rimane, per cui anche se le pulizie dovessero essere effettuate tutti i giorni, saranno svolte in forma sommaria

L’Asabo (l’associazione delle scuole bolognesi) ha costituito un gruppo di lavoro sul tema degli appalti di pulizia per esaminare le questioni relative alla scadenza dei contratti, prorogata al 30 giugno.

Da uno studio condotto da Cittadinanzattiva, su circa 600 istituti monitorati nell’ambito della campagna nazionale sulla sicurezza delle scuole, emerge una situazione deficitaria dal punto di vista dell’igiene e della pulizia: servizi igienici e mense sporche, polvere ovunque, bagni senza sapone ed asciugamani.
"Con la circolare dello scorso dicembre –spiega Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale della Scuola di Cittadinanzattiva, si stanno provocando effetti a catena davvero devastanti non solo in termini di licenziamento di migliaia di addetti nel settore delle pulizie (tagli annunciati del 25%) ma sul livello di qualità e sicurezza delle nostre scuole. Se si pensa di attribuire la responsabilità della pulizia ai bidelli bisogna fare i conti con il fatto che gli stessi si occupano spesso anche di vigilanza, sorveglianza, primo soccorso, assistenza
degli alunni con disabilità, di sicurezza e sulla qualità di vita all’interno delle scuole sia degli studenti che di tutto il personale scolastico".

Evidentemente il Governo vuole scuole più sporche". Commenta così la sen. Giuliana Carlino, capogruppo dell’Italia dei Valori in commissione lavoro,

Il discorso interessa per lo più lavoratrici donne, per un numero stimato tra i 2000 e i 4000, in un’età in cui difficilmente riusciranno a ricollocarsi nel mercato del lavoro.

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