Tagli, Sicilia in rivolta. Per Lombardo leso “principio costituzionale di leale collaborazione”

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Il Governatore della regione Siciliana ha inviato una lettera di protesta al ministro Gelmini. La regione, in grazia al proprio statuto di autonomia, ha competenze proprie sulle quali "le determinazioni statali vengono a interferire." Lombardo chiede il reintegro della metà dei posti tagliati

Il Governatore della regione Siciliana ha inviato una lettera di protesta al ministro Gelmini. La regione, in grazia al proprio statuto di autonomia, ha competenze proprie sulle quali "le determinazioni statali vengono a interferire." Lombardo chiede il reintegro della metà dei posti tagliati

L’attacco di Lombardo è deciso ed argomentato, ad essere leso è un principio costituzionale.

I tagli Tremonti-Gelmini colpiscono in particolare l’Isola con 2.500 insegnanti in meno quest’anno per un totale di 15.000 entro tre anni.

Particolarmente colpito il sostegno che ha visto un decremento di 1000 docenti a fronte di un aumento degli alunni diversamente abili di 5000 unità.

A quanto pare al MIUR la missiva del Presidente ha già fatto i suoi effetti, difatti si ipotizza un aumento di 450 unità per quanto riguarda i docenti di sostegno, a fronte delle 600 richieste.

Ma nella missiva si va oltre, infatti viene chiesta alla Gelmini la reintroduzione di almeno la metà dei posti tagliati

Intanto i sindacati hanno promosso uno sciopero per giorno 17 settembre, primo giorno di scuola, davanti all’USR Sicilia.

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