Tagli alla provincia di Forlì. I sindacati: a rischio il pagamento di luce, acqua e gas per le scuole

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La rappresentanza sindacale unitaria della Provincia di Forlì-Cesena ha spiegato in una lettera le ragioni dello sciopero dei dipendenti della provincia che si terrà venerdì: si preannuncia probabilmente un inverno senza riscaldamento, luce e acqua nelle scuole.

Le Province italiane versano in preoccupanti situazioni finanziarie, ma se questo rimane essenzialmente un problema tra amministrazioni pubbliche, in realtà il disservizio si riflette anche sulle scuole, anche per servizi elementari come le utenze di luce, acqua e gas nelle scuole superiori.

“Le Scuole Superiori della Provincia sono sempre più fatiscenti, insicure e spesso non a norma” scrivono i sindacati.
“Sappiamo bene che le giornate di sciopero sono ormai solo un disagio, ma per far comprendere le motivazioni della mobilitazione di venerdì i dipendenti della Provincia considerano di estrema importanza che proprio i destinatari finali dei nostri servizi abbiano tutte le informazioni alla base della motivazione di questa giornata di sciopero. Tutti gli Enti Provincia Italiani sono in serie difficoltà economiche dovute ai tagli di spesa disposti da 2 Decreti Legge del 2014 che per la nostra Provincia hanno imposto, ad esempio, la restituzione allo Stato, da entrate proprie, di circa 39 milioni di Euro dal 2014 al 2016. In particolare, ancora quest’anno, dopo tre anni di sacrifici, la Provincia di Forlì Cesena deve restituire allo Stato circa 20 milioni di Euro, che porta ad una differenza negativa tra entrate e spese di circa 6 milioni di Euro. Essendo la Provincia incapace di versare gli importi relativi ai tagli di spesa degli scorsi anni, lo Stato provvede a trattenere direttamente alla fonte le nostre entrate, questo comporta il venir meno alle casse dell’Ente di una cifra annua che si aggira intorno ai 20 milioni di Euro. Tutto questo contribuisce a far sì che le nostre casse si stiano lentamente ma inesorabilmente svuotando, mentre il personale è costantemente in calo e non può essere sostituito neanche per ottemperare allo svolgimento delle funzioni proprie e fondamentali rimaste in capo alla Provincia”.

Il presidente della Provincia Davide Drei, nonché sindaco di Forlì è però speranzoso di poter garantire sulle scuole: “La scuola è e resta una priorità e dunque continueremo, come Provincia di Forlì-Cesena e come associazioni delle Province sia a livello regionale che nazionale attraverso l’Unione delle Province d’Italia (UPI) a esercitare il pressing sul Governo perché non faccia venir meno le risorse necessarie a garantire la gestione ordinaria delle strutture, in primis il regolare funzionamento e la manutenzione delle scuole”.

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