Supplenze: a Trento proposta (prontamente ritirata) sanzione per chi rifiuta incarico annuale

Di Lalla
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Lalla – La rinuncia a più di 700 incarichi annuali per l’a.s. 2012/13 aveva spinto l’Amministrazione trentina a proporre una pesantissima sanzione, come quella dell’impossibilità di conseguire incarichi annuali o supplenze temporanee sulla base della graduatoria provinciale per titoli per l’anno scolastico successivo. Proposta prontamente ritirata grazie all’intervento dei sindacati.

Lalla – La rinuncia a più di 700 incarichi annuali per l’a.s. 2012/13 aveva spinto l’Amministrazione trentina a proporre una pesantissima sanzione, come quella dell’impossibilità di conseguire incarichi annuali o supplenze temporanee sulla base della graduatoria provinciale per titoli per l’anno scolastico successivo. Proposta prontamente ritirata grazie all’intervento dei sindacati.

La proposta dell’Amministrazione trentina è avvenuta in un’ottica di "efficientamento", al fine di adottare soluzioni normative che permettano di individuare procedure più snelle e certe nell’individuazione del docente a tempo determinato, a garanzia di un servizio scolastico più efficiente.

A battersi contro la sua abolizione è stata in particolar modo la UIL Scuola, che ha parlato di misura pesantissima, odiosa ed inefficace.

D’altronde il docente che non accetta incarico annuale o al termine delle attività didattiche come proposto dalla Struttura provinciale di fatto va già incontro a una sorta di sanzione economica. Le proposte accettate sulla base delle graduatorie d’istituto hanno conseguenze economicamente pesanti, per il docente:

  • partono dall’inizio delle lezioni e non dal 1. settembre, con una perdita di più di 10 giorni di lavoro;
  • la retribuzione viene attribuita il mese successivo;
  • non viene corrisposta l’indennità di flessibilità;
  • non viene attribuita la Retribuzione Professionale Docente;
  • sono decisamente inferiori i diritti esigibili sia relativi ai permessi retribuiti, sia alla possibilità di effettuare ferie durante l’anno scolastico, sia rispetto alla aspettativa per motivi personali – di famiglia – di studio.

La proposta è stata al momento ritirata dall’Amministrazione e le Organizzazioni sindacali sono state convocate per un confronto sulla materia per il 23 luglio p.v.

N.B. la proposta riguardava solo le graduatorie della provincia di Trento.

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