Supplenze sostegno scuola primaria a non specializzati, come risolvere problema. Lettera a De Filippo

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Lettera indirizzata al sottosegretario al Miur, Vito De Filippo, e per conoscenza alla nostra redazione.

On. le Sig. Sottosegretario, nell’esprimere a Lei e al suo staff il più vivo ringraziamento per quanto quotidianamente viene fatto in favore della nostra scuola ed in particolare per gli alunni più bisognosi, vorrei sottoporre alla cortese attenzione della S. V. il problema del sostegno nella scuola primaria, determinatosi dalla mancanza di personale specializzato, rispetto all’effettivo fabbisogno. Fenomeno questo reale nella totalità delle province del territorio nazionale.

Proprio la penuria di docenti specializzati costringe i Dirigenti Scolastici a stipulare contratti a tempo determinato con docenti non specializzati, inseriti in graduatoria per aspiranti su posto comune.

Per superare tale emergenza, può essere utile rappresentarLe un personale punto di vista che, sicuramente, potrebbe concorrere ad attenuare il forte disagio oggi esistente nel suddetto segmento formativo nazionale e nel contempo garantire agli alunni interessati quel supporto di cui hanno bisogno per una effettiva inclusione scolastica ed un proficuo apprendimento.

A tal fine, lo scrivente segnala che personale specializzato in possesso di specifiche competenze acquisite attraverso la frequenza di corsi biennali a livello universitario, potrebbe sopperire alla carenza di personale specializzato con titolo riconosciuto e garantire come si diceva all’allievo bisognoso il diritto all’istruzione, costituzionalmente sancito.

D’altronde, il MIUR, consapevole della delicatezza del problema dell’inclusione scolastica dell’alunno disabile, ha disposto il riconoscimento del titolo di specializzazione conseguito all’estero ai docenti in possesso di abilitazione, a condizione che i percorsi formativi trovino corrispondenza nell’ordinamento scolastico italiano.

Si tratta di una operazione, a parere dello scrivente, quanto mai apprezzabile e condivisibile, opportuna ed utile, volta a garantire all’alunno disabile quel supporto indispensabile di cui ha bisogno per la sua inclusione nella scuola e nella classe, per lo sviluppo della sua personalità e per la sua progressione culturale.

Allo stesso modo, sarebbe altrettanto giusto riconoscere i titoli di specializzazione universitari di durata biennale strutturati sulla base degli obiettivi formativi e sui contenuti previsti dalla normativa vigente conseguiti in Italia dal personale docente in possesso di abilitazione, o, in subordine, istituire per i possessori dei predetti titoli appositi percorsi speciali per il conseguimento del titolo di specializzazione.

Vale la pena, inoltre, rappresentarLe l’opportunità di modificare le procedure per l’individuazione dei docenti aventi diritto in caso di esaurimento degli elenchi di sostegno (Nota MIUR 37381 del 29/08/2017), ritenendo i suddetti corsi preferenziali nel conferimento delle supplenze temporanee di competenza del Dirigente Scolastico, rispetto a docenti totalmente sprovvisti di titoli relativi alla Didattica Inclusiva e alla Pedagogia Speciale.

Nel ringraziarLa vivamente per l’attenzione che vorrà porre alla soluzione del problema, lo scrivente porge deferenti ossequi.

Rionero in Vulture, 15/10/2017 Prof. Donato NIGRO D’ADAMO

(già docente di scuola secondaria di primo grado)

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