Supplenze su sostegno, nel 2017/18 si cambia. Docenti precari potranno essere riconfermati sul posto, limiti e modalità

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Avevamo dato anticipazione di una importante novità contenuta nel decreto relativo alle norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilita, adesso pubblicato in Gazzetta Ufficiale e che entrerà in vigore il 31 maggio 2017.

Il testo affronta l’argomento da vari punti di vista, dalla procedure di certificazione per l’inclusione scolastica, con le modifiche apportate alla legge 104/92, alla progettazione e organizzazione scolastica con le specifiche per il PEI, il Piano per l’inclusione, i Gruppi per l’inclusione scolastica, la formazione iniziale degli insegnanti nella scuola di infanzia e primaria.

L’art. 14 è dedicato alle iniziative per garantire il progetto educativo e didattico.

Innanzitutto il Dirigente Scolastico potrà proporre ai docenti dell’organico dell’autonomia di svolgere anche attività di sostegno didattico, purché in possesso della specializzazione.

Ma la parte più rilevante è il ruolo e la funzione che potrà svolgere il docente precario.

Fermo restando che sul posto occupato dal docente precario, se utile, dovranno inizialmente svolgersi le operazioni di mobilità e immissione in ruolo, se esso risulterà ancora libero per supplenza, su richiesta della famiglia, potranno essere proposti ulteriori contratti tempo determinato per l’a.s. scolastico successivo.

Limiti. Il contratto non potrà partire prima dell’inizio delle lezioni (data stabilita dal calendario scolastico della singola regione) e non si potrà superare il limite imposto dal comma 131 della legge 107/2015, ossia non superare i 36 mesi di servizio su posti vacanti e disponibili.

Modalità. Per le modalità di attuazione di quanto stabilito è necessario attendere un decreto apposito del Miur ma anche modifiche al Regolamento delle supplenze, fermo al 20017 (dm 131/2007), modifiche che saranno esplicitate nella annuale circolare sulle supplenze, che il Ministero pubblica – ad andar bene a fine agosto.

Cosa è possibile fare in questo momento? Sicuramente sarà costruttivo avviare una discussione in questo senso nelle scuole, nella piena collaborazione tra il gruppo per il sostegno, il docente interessato, la famiglia e la Dirigenza scolastica. Molte famiglie infatti non conoscono ancora questa possibilità, così come i docenti potenzialmente interessati a portare avanti il progetto educativo intrapreso in quest’anno scolastico.

Nel decreto approvato (che ribadiamo entra in vigore il 31 maggio) non è scritto a partire da quale anno scolastico entrano in vigore tali modifiche, ma sarebbe inconcepibile rimandare tale opportunità educativa, bisogna fare in tempo per settembre 2017.

Scarica il testo del decreto

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