Supplenze ATA, USR Lombardia: sino ad avente diritto. Uil: così si calpestano i diritti contrattuali di chi è di ruolo

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comunicato Uil Lombardia – Il sindacato chiede, sulla base del diritto comune, la procedura più utile ed efficiente che garantisce l’interesse pubblico e c’è l’amministrazione che si oppone.

Nelle scuole della Lombardia, dopo le immissioni in ruolo di docenti e personale ATA, mancano ad oggi migliaia di docenti e centinaia di posti vacanti di personale ATA sono ancora da coprire.

La situazione attuale è data dalle diverse graduatorie – Gae, esaurite – e da graduatorie d’istituto, ancora provvisorie, per le quali l’Ufficio scolastico regionale invita gli uffici territoriali a sollecitare la determinazione in via definitiva per evitare il ricorso alle nomine “in attesa dell’avente diritto”.

Sollecitazione encomiabile, secondo la UIL Scuola Lombardia, per evitare il carosello di docenti che nella dichiarazione d’intenti sarebbe stata evitata, ma non sarà così perché i tempi, al solito, non vengono rispettati.

I dirigenti scolastici hanno già disposto per le convocazioni per non lasciare le classi scoperte, soprattutto sui posti di sostegno (anche se senza titolo di specializzazione), col rischio che i docenti entrino in classe solo per qualche giorno e poi, … altro lavoro per le segreterie per individuare “l’avente diritto” se nel frattempo saranno disponibili le graduatorie d’istituto.

E qua la nota dolente, relativa al personale ATA, di cui le scuole hanno urgentemente bisogno per i tantissimi posti vacanti. Le nuove graduatorie non ci sono perché le domande si presenteranno dal 30 settembre al 30 ottobre – incongruenza del MIUR rispetto ai tempi della scuola – quindi si potrà convocare dalle graduatorie d’Istituto scadute il 31 agosto e a gennaio/febbraio 2018, quando saranno pubblicate le nuove, si scorreranno e si andrà ad individuare “l’avente diritto”, anche qui producendo un carosello di personale che non rispetta i diritti delle persone e produce danni alla collettività scolastica.

Ad aggravare la situazione interviene la nota dell’ufficio scolastico della Lombardia che pensa di far prevalere la burocrazia delle liste a quella del contratto e invita i dirigenti, per quanto riguarda il personale Ata, a stipulare contratti “in attesa dell’avente diritto” e a non consentire al personale di ruolo di poter accettare nomine temporanee, congelando l’attuale posizione.

Un modo di procedere che nega i diritti sanciti dal contratto e mette in discussione la continuità del servizio, indispensabile per il buon funzionamento delle scuole.

Appare chiaro, secondo la Uil Scuola, che in attesa delle nuove graduatorie, che non ci sono e non ci saranno a breve, sarebbe semplice utilizzare quelle esistenti e, comunque, anche se non si volessero fare le nomine con quelle esistenti, occorre evitare la beffa per il personale di altro ruolo che aspira ad un contratto e rischia di non ottenerlo solo perché la procedura
prevede una probabile staffetta.

Il diritto alla nomina nasce dalla natura del posto e non dalle
alchimie burocratiche.

Nel concreto, un collaboratore può benissimo essere nominato, per la durata contrattuale, con le graduatorie correnti. Un fatto di non poco conto se si pensa alla girandola di posti che viene innescata nel passaggio da vecchie e nuove graduatorie che abbiamo proposto di cambiare.

I lavoratori hanno il diritto di conoscere, all’atto dell’assunzione, la scadenza del loro contratto ed il luogo dove svolgere le attività ad esso connesse. Sono persone e non numeri da spostare a piacimento. E’ un problema di dignità e di qualità del lavoro che non può essere
compromesso dalle lunghe procedure burocratiche.

Come UIL Scuola Lombardia saremo al fianco dei lavoratori danneggiati ponendo in essere le azioni necessarie per l’esigibilità dei diritti contrattuali, in ogni sede, non ultima quella giudiziale.

Milano, 08 settembre 2017
Il Segretario generale UIL Scuola Lombardia
Carlo Giuffrè

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