Supplenze 2018/19 diplomati magistrale: per 9mila maestre al 30 giugno

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I diplomati magistrali entro l’a.s. 2001/02, com’è noto, sono stati oggetto delle misure introdotte dal decreto dignità (convertito in legge e di cui si attende la pubblicazione in G.U.), per sanare la loro situazione dopo la sentenza dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, che ha chiuso ai maestri le porte delle GaE da cui si attinge per le immissioni in ruolo (per il 50%).

Decreto dignità

Il decreto dignità, nello specifico, introduce per i diplomati magistrale due distinte misure: una volta ad assicurare la continuità didattica per gli alunni; un’altra volta al reclutamento dei docenti della scuola dell’infanzia e primaria, prevedendo un concorso ordinario e un concorso straordinario sia per i diplomati magistrale che per i laureati in SFP.

Continuità didattica a.s. 2018/19

Considerato che le sentenze di merito, dopo la succitata Adunanza plenaria, arriveranno nel corso dell’anno scolastico 2018/19, la legge prevede quanto segue:

  • diplomati magistrale assunti in ruolo con riserva: dopo l’esecuzione delle sentenze, il loro contratto sarà trasformato in una supplenza al 30/06/2019;
  • diplomati magistrale con supplenza annuale (al 31/08/19): dopo l’esecuzione delle sentenze, il loro contratto sarà trasformato in una supplenza al 30/06/2019.

Reclutamento docenti infanzia e primaria

La legge prevede un concorso ordinario e uno straordinario:

  • concorso straordinario: riservato ai diplomati magistrale entro l’a.s. 2001/2002 e ai laureati in scienze della formazione primaria che abbiano svolto due anni di servizio presso le scuole statali;
  • concorso ordinario: bandito con cadenza biennale e destinato ai docenti in possesso dell’abilitazione, quindi i diplomati magistrale entro l’a.s. 2001/2002 e i laureati in Scienze Formazione Primaria.

I numeri dell’a.s. 2018/19

I diplomati magistrale interessati dalla sentenza dell’Adunanza Plenaria  sono circa 50.000 (ricordiamo che si tratta di diplomati magistrale entro l’a.s. 2001/02, inseriti in GaE con riserva dal Giudice, che adesso, dopo la predetta Adunanza Plenaria, saranno oggetto di sentenze di merito a loro sfavorevoli che ne ordineranno l’espulsione dalle GaE, considerato l’orientamento del Consiglio di Stato).

Sulla base delle misure del decreto dignità, ossia la trasformazione dei contratti di ruolo in contratti al 30 giugno 2019, nessuno degli oltre 6.000 maestri assunti con riserva avrà confermato il ruolo, come scrive Gian Antonio Stella su Repubblica, riportando dei dati di Tuttoscuola: “dei 6.669 contratti a tempo indeterminato firmati nel 2017-18,  grazie all’ammissione provvisoria alle graduatorie, non se ne salverebbe uno e delle circa 2600 supplenze annuali neppure. Al loro posto solo 9300 supplenze fino al 30 giugno 2019. 

Non si salvano, quindi, nemmeno le circa 2600 supplenze annuali, ossia quelle al 31/08/19, in quanto i contratti saranno trasformati al 30 giugno 2019.

Ai diplomati magistrale, in conclusione, potranno essere attribuite 9300 supplenze sino al termine dell’attività didattica (30/06).

E gli altri 41.000 precari illusi da tante promesse che rappresentano l’81% del totale, si chiede Stella? Come già detto: «nulla, solo supplenze brevi” – conclude lo stesso.

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