Sulla scuola da Monti solo sciocchezze a fini elettorali

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Vito Meloni (Responsabile nazionale scuola PRC-SE) – La proposta contenuta nel programma di Monti di tenere aperte le scuole 11 mesi l’anno o è una bufala o nasconde l’ennesimo tentativo di aggravare le condizioni di lavoro degli insegnanti. Il fatto che l’elaborazione compiuta di tale proposta sia affidata a Pietro Ichino e inserita nella riforma del mercato del lavoro non lascia presagire nulla di buono.

Vito Meloni (Responsabile nazionale scuola PRC-SE) – La proposta contenuta nel programma di Monti di tenere aperte le scuole 11 mesi l’anno o è una bufala o nasconde l’ennesimo tentativo di aggravare le condizioni di lavoro degli insegnanti. Il fatto che l’elaborazione compiuta di tale proposta sia affidata a Pietro Ichino e inserita nella riforma del mercato del lavoro non lascia presagire nulla di buono. In ogni caso, essa delinea una visione della scuola asfittica, ridotta ad erogazione di servizi individuali a domanda che le famiglie possono scegliere à la carte, magari a pagamento. Niente di più lontano dalla scuola disegnata dalla Costituzione! 

Il governo Monti si è distinto per la prosecuzione e l’aggravamento della politica dei tagli del governo precedente e per l’accanimento nei confronti degli insegnanti, ai quali voleva incrementare l’orario di lavoro fino al 33% a parità di stipendio.

Inoltre, per rispettare un sacrosanto diritto dei docenti e del personale ATA, ha decurtato pesantemente i fondi per le attività aggiuntive, proprio quelle che, a suo dire, dovrebbero essere assicurate dalle scuole nei periodi di ulteriore apertura.

La verità è che, grazie anche al suo governo, le scuole sono allo stremo, al punto che diventa sempre più difficile garantire persino le attività "ordinarie" e la stessa apertura dei plessi scolastici.

Anche per la scuola serve una Rivoluzione Civile, perché torni ad essere di tutte e di tutti.

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