Studenti in piazza il 14 novembre in oltre 50 città. Aprea: invito gli studenti a leggere il testo della 953

Di Lalla
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red – "Siamo una generazione che non si arrende e saremo in piazza per fermare la precarietà e per lottare contro l’ingresso dei privati nei consigli d’istituto nelle scuole, l’aumento delle tasse universitarie che purtroppo si sta verificando in tutta Europa e i prestiti d’onore e contro ogni taglio alle politiche sociali e di welfare" – queste le parole degli studenti che il 14 novembre saranno in piazza per manifestare.

red – "Siamo una generazione che non si arrende e saremo in piazza per fermare la precarietà e per lottare contro l’ingresso dei privati nei consigli d’istituto nelle scuole, l’aumento delle tasse universitarie che purtroppo si sta verificando in tutta Europa e i prestiti d’onore e contro ogni taglio alle politiche sociali e di welfare" – queste le parole degli studenti che il 14 novembre saranno in piazza per manifestare.

Tra i motivi della contestazione anche l’ex legge Aprea sulla Governance della scuola, che gli gli studenti accusa di contenere norme che permetteranno ai privati di controllare le scuole.

Prova a smorzare i toli l’assessore all’istruzione Valentina Aprea: "Invito gli studenti a leggere attentamente la nuova legge, che è molto diversa dall’Atto Camera 953. Ora si tratta di una legge di iniziativa parlamentare che ha mantenuto una nuova idea di governance che si basi sul riordino, sull’autonomia, sulla flessibilità, nonché sull’assunzione di responsabilità da parte delle scuole per far sì che tutto quanto appartenga agli ordinamenti scolastici rientri in quella che è la carta di identità delle scuole”.

“Gli studenti parlano di ‘diritto allo studio – conclude l’on. Aprea – cosa che non viene assolutamente messa in dubbio, anzi viene esaltato”.

L’elenco delle piazze

Le motivazioni degli studenti

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