Studenti dicono no ad alternanza e Invalsi, giorno 30 novembre in piazza

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Gli studenti della Campagna Bastalternanza giorno 30 novembre manifesteranno contro l’alternanza scuola lavoro, che viene definita un vero e proprio incubo.

“Viviamo – scrivono nella piattaforma rivendicativa – un contesto di cristallizzazione della crisi economica e sociale.  L’accelerazione impressa dalla Buona Scuola di Renzi e del PD rispondeva proprio a questa necessità, cioè quella di educarci fin dalle scuole alla competitività, all’auto-imprenditorialità, allo sviluppo delle competenze (e non delle conoscenze), cioè a renderci lavoratrici e lavoratori funzionali alla nuova organizzazione del lavoro e della società.

“Grazie all’alternanza scuola-lavoro, – continua il documento – l’incubo è diventato realtà: minorenni che lavorano gratuitamente, senza diritti, saltando ore di scuola o impiegando ore di tempo libero pomeridiano o addirittura durante le vacanze e i festivi. Ci vogliono servi, precari, flessibili, schiavi delle esigenze di un mercato che produce solo sfruttamento. Sono passati 3 anni dall’approvazione della Buona Scuola e le conseguenze sono talmente sotto gli occhi di tutti che anche il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione è stato costretto questa estate ad ammettere che l’alternanza scuola-lavoro è frustrante, di scarsa qualità e utile soltanto alle aziende.”

Quanto chiedono gli studenti è:

  • Il diritto a ripensare a un modello scolastico inclusivo, pubblico e democratico
  • Una scuola di qualità che renda effettivo il diritto allo studio per tutti, contro la regionalizzazione delle disuguaglianze
  • L’abolizione dell’Alternanza Scuola-Lavoro e della legge 107/15 (Buona Scuola)
  • La re-internalizzazione delle attività di alternanza nelle scuole e il potenziamento delle attività di laboratorio all’interno dei nostri istituti
  • L’abolizione delle prove Invalsi

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