Studenti con Alto Potenziale, cosa può fare la scuola. Lettera

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inviata da Manuela Fusco – Sto leggendo i vostri articoli che illustrano le nuove norme del MIUR per chi possiede Alto Potenziale.

Si dice che la diagnosi per rilevare l’AP, come in tutti i casi di DSA specifici e aspecifici, si deve fare a fine secondo anno scuola primaria o inizio del terzo anno.

Oltre che mamma di un figlio con AP, per più di 30 anni professionalmente come logopedista mi sono occupata di DSA, ecc…quindi, so bene che prima di individuare una problematica  di apprendimento in un bambino, è bene invece vedere se le sue difficoltà non sono dovute da DSI (deficit d’insegnamento) oppure da una forma d’immaturità che può venire spotaneamente superata permettendo al giovanissimo studente di seguire i suoi ritmi di crescita a livello globale, ecc…

Un bambino però che presenta AP sin dai primi mesi della sua vita e non esagero, manifesta subito delle particolarità specifiche che devono essere interpretate, per capire tempestivamente quali sono le sue esigenze non solo a livello cognitivo e strumentale, ma anche psichico.

il bambino e poi il ragazzo con AP nell’età evolutiva, ha più bisogno dei suoi coetanei normodotati per capire se stesso anche in funzione del mondo esterno.

Se ignoriamo le sue peculiarità fino a quasi 9 anni di età, non intendendo solamente quelle che riguardano le capacità cognitive, non lo aiutiamo a conoscersi e pure ad accettarsi.

Non si vogliono favorire i precocismi nei bambini con AP.

Mio marito ed io abbiamo assistito a precocismi spontanei in nostro figlio, sin da quando aveva solo 6 mesi. Periodo in cui se lui sentiva nominare le lettere, poi le indicava anche sulle etichette di alcuni prodotti. Ciò lo abbiamo scoperto, sempre casualmente, mentre lo tenevo in braccio e stavo aiutando un altro bambino più grande a leggere le lettere. Il pargoletto di soli 6 mesi, appunto, indicava con le sue dita cicciottelle i grafemi che componevano sull’etichetta, il nome di un’acqua minerale.

Per accertarmene, mi misi a scrivere tutto l’alfabeto in stampato maiuscolo su un foglio per scoprire che sapeva indicare ogni lettera quando la nominavo.

Poi a soli tre anni, leggeva e scriveva come un bambino di fine prima primaria. Strutturando pure semplici frasi.

Non è un caso isolato nè raro il nostro, perchè l’Alto Potenziale significa appunto PRECOCITA’  in aree diverse.

Chi in quella logico matematica, chi in quella artistica, ecc….

Poi in prima primaria, girava per i corridoi della scuola a leggere i cartelloni delle classi successive, che presentavano argomenti di storia, scienze, geografia, ecc…

Tornava in classe e alle insegnanti commentava per esempio l’argomento sugli antichi egizi, sempre letto fuori da qualche classe per confrontarlo con le letture che già era abituato a fare quotidianamente per conto suo.

Cosa si doveva fare?

Prima legargli le mani per non farlo scrivere precocemente, bendargli gli occhi per non farlo invece leggere sempre precocemente e via così?

Ad un bambino di 4 anni invece precoce nell’abilità logica matematica che già comprende le frazioni, lo si obbliga ai fondamentali che si fermano ai concetti: tanto, poco, di più, di meno, ecc?

Chissà perchè invece i precocismi che denotano talento canoro o in alcune discipline sportive, non vengono mai demonizzati.

Si accettano i campioncini di nuoto, di danza, oppure di canto, ecc…ma guai se invece i precocismi riguardano le competenze cognitive.

Non accettare in questi studenti i loro precocismi, da quando sono piccoli, significa anche volerli inibire come finora è successo, pure  alla scuola superiore.

“Prof.ssa, l’argomento di chimica che stiamo studiando presenta anche quest’altri aspetti importanti….”

“Sempre il solito che  “esce dal seminato”. Segui ciò che stiamo facendo adesso e non disturbare!”

Ecco “gli effetti” se le normative inducono a non seguire più  i loro precocismi, o per meglio dire, la loro natura!

I precocismi di chi possiede AP non sono a 360° perchè, questi bambini o ragazzi possono essere afferratissimi in alcune discipline ma in altre invece, presentare anche più difficoltà dei propri compagni.

Bisogna quindi innanzitutto, accettarli per come la natura li ha fatti nei loro punti di forza e in quelli più deboli.

I BES per gli studenti con AP, sono a discrezione del Collegio Docenti. Ciò significa che gli inserimenti nella Scuola di studenti con altre caratteristiche cioè con DSA, svantaggio socio culturale, provenienti da altri Paesi quindi non parlano la nostra lingua e necessitano di progetti per la loro integrazione,  ecc… COME GIUSTO CHE SIA, non dipendono dalla volontà del Collegio Docenti. Si devono fare e basta! I bambini e ragazzi con AP invece, devono stare alla sorte! Se va bene, sarà favorito il loro inserimento, altrimenti no! Quindi, anche per i privatisti, le possibilità sono rare come sempre è stato. Se non c’è la volontà da parte del Collegio Docenti per coloro che frequentano l’istituto scolastico, figuriamoci per gli esterni! Mi dispiace veramente ammetterlo, ma se le cose stanno veramente così, in Italia siamo ancora in alto mare per chi ha Alto Potenziale!

MIUR, alunni con BES per esami di Stato e studenti con alto potenziale. Nota chiarimento

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