Argomenti Didattica

Tutti gli argomenti

Studente schizofrenico, quale strategia attuata dal docente per mantenere contatto con realtà e classe. Un caso

WhatsApp
Telegram

Richi frequenta la classe 5° di un Liceo di Milano con eccellenti risultati nelle materie scientifiche. Dalla DF e dal PDF emerge una significativa patologia psichiatrica caratterizzata da episodi di schizofrenia. Richi e l’insegnante di sostegno ogni giorno lottano per mantenere un accettabile livello di contatto con la realtà e con la classe.

Per me è stata una grande opportunità avere incontrato un ragazzo che ha vissuto gravi episodi di schizofrenia perchè mi ha costretto ad entrare veramente in contatto con le problematiche del disturbo mentale.  Infatti ho imparato che anche i disturbi mentali di significativa gravità possono essere ridimensionati e supportati con successo dall’attività dell’insegnante di sostegno.

In particolare l’apprendimento collaborativo ha rappresentato nel caso do Richi il percorso vincente per fare in modo che l’allievo si ricollegasse con la realtà e migliorasse la sua interazione nel mondo.

Richi ha compiuto 19 anni e attualmente frequenta la classe 5° di un Liceo Scientifico Tecnologico di Milano.

La Diagnosi Funzionale e il Profilo Dinamico Funzionale – poiché i documenti sono stati redatti prima del 1 settembre 2019 non si può parlare di Profilo di Funzionamento – descrivono una importante patologia psichiatrica caratterizzata da episodi di schizofrenia.

Nel corso degli anni di frequenza al Liceo si sono verificati due gravi episodi che hanno richiesto il ricovero in ospedale.

Dal periodo gravemente problematico – che risale a circa tre anni fa – Richi è uscito bene e ad oggi non ha più presentato manifestazioni aggressive o comunque incontrollate e tali da causare danni a sé stesso e agli altri.

Permane un profondo ritiro relazionale che, pur essendo migliorato nel tempo, si manifesta ancora in una importante difficoltà a comunicare, soprattutto col gruppo dei pari.

Nel tempo infatti ha acquisito una relativa disponibilità a rapportarsi con le figure adulte (i genitori, gli insegnanti e l’insegnante di sostegno).

A livello di personalità Richi presenta un disturbo ossessivo – compulsivo che talora lo porta ad estraniarsi dal contesto reale.

L’allievo, che ha sempre mostrato grande interesse per la matematica e le scienze, ha maturato nel corso degli ultimi anni di Liceo una eccezionale capacità di calcolo e una geniale abilità nell’utilizzo del pc per risolvere in modo creativo i problemi che si presentano quotidianamente.

Attualmente è il punto di riferimento dei docenti che spesso si rivolgono a lui per impostare alcune attività dei laboratori scientifici dell’istituto.

Richi presenta inoltre una raffinata capacità di cogliere l’aspetto ironico delle varie situazioni e si descrive con profonda autoironia.

Il livello di autostima è compromesso anche se è evidente la volontà dell’allievo di riscattarsi e di venire apprezzato per le performances scientifiche di cui si sente orgoglioso.

Nel corso degli ultimi due anni è complessivamente migliorata la sua capacità di tollerare la frustrazione, di controllare l’impulsività e di rispettare le prime regole della convivenza sociale.

Manca la capacità di riflettere con calma sugli avvenimenti quotidiani e permangono significative difficoltà nellelaborare ragionamenti astratti relativi a storia, filosofia, letteratura italiana e inglese.

La comprensione degli argomenti oggetto di studio in queste materie è influenzata dal livello di attenzione, spesso incostante e dal suo stato emotivo.

E’ evidente una forte limitazione nell’uso del linguaggio espressivo connessa ad una insufficiente capacità di redigere testi scritti.

Pertanto, nonostante una normale intelligenza (valutata clinicamente) è stato deciso di personalizzare gli argomenti oggetto di studio redigendo un PEI con obiettivi differenziati.

Al termine del percorso formativo, pertanto, l’allievo conseguirà un attestato di frequenza (anziché il diploma).

Asse affettivo relazionale: motivazione consapevole

Nel caso di Richi è stata data la priorità ad un intervento sull’asse affettivo-relazionale per ridurre le sue gravi difficoltà nel gestire i rapporti interpersonali.

Per favorire la socializzazione è stato organizzato un lavoro di gruppo destinato ad approfondire in modo autonomo alcuni argomenti relativi alla ricerca genetica, cioè destinato a indagare le malattie genetiche lavorando su modelli di genoma.

Richi è stato gratificato sia dal poter studiare senza limiti di approfondimento i temi scientifici preferiti (la genetica) sia dal rinforzo che ne ha tratto in termini di autostima perché ha dimostrato ai compagni e ai docenti la sua capacità di eccellere in ambito scientifico.

Senza questo tipo di motivazioni “speciali”, prima Richi non aveva mai accettato un’interazione costante con gli altri e i “moduli addestrativi” di partecipazione alla vita della classe si erano spesso conclusi con la vera e propria fuga dell’allievo dall’ambiente.

Asse dell’autonomia: un lungo cammino

Richi ha presentato nel corso degli anni una serie di significativi miglioramenti per quanto riguarda l’autonomia.

La letteratura scientifica ci ha insegnato che per ottenere un buon successo in termini di formazione, ciò che più conta non è il tipo di intervento riabilitativo (o abilitativo) che viene eseguito, quanto il fatto che gli interventi siano svolti con sistematicità e coerenza in un lungo arco di tempo.

Ciò che è indispensabile è la capacità di mantenere intorno al soggetto un clima affettivo di sostegno e un’attenzione costante.

Nel caso di Richi poiché la tensione abilitativa è stata sempre mantenuta al massimo livello prima da parte dei genitori e poi dalla scuola, è auspicabile che tutto ciò possa contribuire a un positivo percorso di crescita.

La storia di Richi dimostra che pur essendo consapevoli di non potere mai sconfiggere del tutto la schizofrenia che resta sempre in agguato con le sue “possibili recidive”, anche lui può trascorrere una vita serena.

Cioè una vita che gli permette di godere delle soddisfazioni della ricerca scientifica, mantenendo un buon contatto con la realtà e sapendosi confrontare con gli altri.

WhatsApp
Telegram

Abilitazione docenti 60, 30 e 36 CFU. Decreti pubblicati, come si accede? Webinar informativo Eurosofia venerdì 26 aprile