Stop appalti pulizie, ANIP: aumento costi e qualità servizio non garantita
Il presidente della VII Commissione Cultura della Camera, On. Luigi Gallo, ha annunciato che, a settembre, sarà presentata la risoluzione per porre fine agli appalti esterni di pulizia nelle scuole e assumere 12mila collaboratori scolastici.
All’annuncio di Gallo ha risposto, come leggiamo su italpress.com, il presidente di ANIP-Confindustria (l’associazione che raccoglie le maggiori imprese di pulizia e servizi integrati in Italia), Lorenzo Mattioli, il quale ha evidenziato due ordini di problemi, di seguito riportati.
Blocco appalti: nessun risparmio e nessun miglioramento della qualità
L’assunzione di 12.000 collaboratri scolastici, proveniente dalle cooperative, avrebbe come conseguenza il blocco delle procedure di appalto per l’affidamento di servizi di pulizia e manutenzione delle scuole.
Il blocco, secondo Mattioli, non porterà al risparmio annunciato, anzi i costi aumenterebbero senza migliorare la qualità del servizio.
Fondi e numeri
La fine degli appalti esterni di pulizia e l’internalizzazione dei servizi costerebbe, secondo il presidente di ANIP-Confindustria, 250 milioni di euro l’anno, e non 200 milioni di risparmio come auspicato.
Mattioli, inoltre, si chiede se le 12mila assunzioni siano sufficienti a coprire il fabbisogno delle circa 32mila scuola italiane e se ci siano risorse a sufficienza dopo le 9000 assunzioni autorizzate per l’a.s. 2018/19.