Stipendio: retribuire ore di supplenza, coordinatore e segretario, funzioni strumentali. Differenza tra MOF e FIS

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Le risorse economiche alle istituzioni scolastiche: che differenza c’è tra MOF e FIS. Il Fondo di Istituto (FIS) è sicuramente la dicitura più conosciuta tra gli addetti scolastici e non. Da qualche anno si sente spesso parlare di MOF sovrapponendolo semanticamente con il FIS. In realtà non sono esattamente la stessa cosa.

Che cos’è il MOF

Il MOF costituisce il Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa; è stato istituito dall’articolo 40 del CCNL 2016/2018; contiene i compensi accessori per retribuire le prestazioni rese dal personale docente, educativo ed ATA atto a rinforzare il processo di autonomia scolastica, con particolare riferimento alla realizzazione del P.T.O.F. (piano triennale offerta formativa) anche in relazione alle richieste del territorio. I finanziamenti del MOF vengono erogati dallo Stato alle Istituzioni Scolastiche annualmente.

Il FIS è un sottoinsieme del MOF

Il FIS costituisce il fondo dell’istituzione scolastica e rappresenta una delle voci o risorse del MOF. Ciò si evince, nello specifico, andando a visualizzare l’articolo 40 del CCNL 2016/2018 comparto istruzione e ricerca:

Art. 40 Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa
1. A decorrere dall’anno scolastico 2018/2019, confluiscono in un unico Fondo, denominato «Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa», le seguenti risorse, nei loro valori annuali già definiti sulla base dei precedenti CCNL e delle disposizioni di legge:
a) il Fondo per l’Istituzione Scolastica di cui all’art. 2, comma 2, primo alinea del CCNL 7 agosto 2014;
b) le risorse destinate ai compensi per le ore eccedenti del personale insegnante di educazione fisica nell’avviamento alla pratica sportiva di cui all’art. 2, comma 2, secondo alinea del CCNL 7 agosto 2014; […].

Quali attività sono retribuibili con il FIS

Le attività che possono essere retribuite con il fondo dell’istituzione scolastica sono quelle relative alle diverse esigenze:
• didattiche;
• organizzative;
• ricerca;
• valutazione,
e alle aree di personale interno alla scuola anche con compensi forfettari, da definire in sede di contrattazione.

Per i docenti:
• compensi per ore aggiuntive di insegnamento, recupero e potenziamento;
• compensi per i collaboratori del Dirigente scolastico in base all’art. 25 del D.Lgs 165/2001;
• compensi per ogni altra attività deliberata dal consiglio di istituto nell’ambito del PTOF.

Per il personale ATA:
• sostituzione DSGA;
• indennità di direzione DSGA;
• intensificazione per maggior carico di lavoro e piccole manutenzioni;
• compensi per ogni altra attività deliberata dal consiglio di istituto nell’ambito del PTOF.

Criteri per la ripartizione delle risorse per il miglioramento dell’offerta formativa

Il M.I. ogni anno, come detto, assegna alle istituzioni scolastiche le ricorse economiche, in base ai seguenti parametri:

• numero di punti di erogazione del servizio – istituto, plesso, corso o succursale;
• dotazione organica – totale numero personale docente e ATA;
• aree soggette a maggiore rischio educativo – pensiamo ai quartieri più disagiati;
• ulteriori parametri dimensionali e di struttura utili per tenere conto della specificità e della complessità di particolari tipologie di istituzioni scolastiche ed educative.

Le altre voci-risorse oltre il FIS che costituiscono il MOF

• risorse destinate ai compensi per le ore eccedenti del personale insegnante di educazione fisica nell’avviamento alla pratica sportiva;

Un classico esempio è rappresentato dai campionati sportivi studenteschi organizzati dal M.I. in collaborazione con Sport e Salute SpA, con le Federazioni Sportive Nazionali (FSN) e le Discipline Sportive Associate (DSA) riconosciute dal CONI, con le Federazioni Sportive e Discipline Sportive riconosciute dal CIP, con le Regioni e gli Enti locali. In tal senso i docenti di educazione fisica svolgono ore eccedenti rispetto al canonico orario.

• le risorse destinate alle funzioni strumentali al piano triennale dell’offerta formativa;

le funzioni strumentali (F.S.) sono incarichi che, con l’approvazione del collegio docenti, il Dirigente scolastico affida a docenti che ne hanno fatto domanda e che, secondo il loro curriculo, possiedono particolari competenze e capacità nelle aree di intervento individuate per favorire a livello progettuale ed organizzativo l’attuazione di quanto indicato nel piano triennale dell’offerta formativa.

Le aree più indicative sono: PTOF, Valutazione, Orientamento, Continuità, Supporto ai docenti, B.E.S.

• le risorse destinate agli incarichi specifici del personale ATA;

sono quegli incarichi che per il loro svolgimento richiedono un maggior impegno e pertanto il contratto nazionale ha previsto che vengano compensati. La contrattazione di istituto decide i criteri di attribuzione degli incarichi al personale ed i compensi da dare a ciascuno incarico. Alcuni esempi in riferimento al personale ATA – collaboratori scolastici.

a) attività oltre l’orario d’obbligo dovute ad esigenze imprevedibili e improrogabili (progetti, manifestazioni ecc);
b) piccola manutenzione arredi;
c) pulizia gravosa e lavori disagiati (mensa / traslochi / pulizie straordinarie ecc.);
d) spostamento tra i vari punti di erogazione del servizio.

• le risorse destinate alle misure incentivanti per progetti relativi alle aree a rischio, a forte processo immigratorio e contro l’emarginazione scolastica;

Sono fondi destinati alle istituzioni scolastiche sulla base dei relativi indicatori afferenti alla dispersione scolastica e alla presenza di alunni stranieri.

L’assegnazione è effettuata in maniera proporzionale all’indicatore percentuale risultante a livello di singola scuola.

• le risorse destinate alle ore eccedenti per la sostituzione dei colleghi assenti e quelle per la valorizzazione dei docenti;

L’assegnazione di tali risorse è direttamente proporzionale all’entità dell’organico della singola istituzione scolastica.

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