Stipendio quando? Angosciante domanda di un gruppo di precari in una lettera

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Buongiorno
Siamo un nutrito gruppo di insegnanti supplenti e vorremmo porre alla vostra attenzione una situazione davvero incresciosa che sta rendendo difficile, se non impossibile la continuazione del nostro lavoro.

Buongiorno
Siamo un nutrito gruppo di insegnanti supplenti e vorremmo porre alla vostra attenzione una situazione davvero incresciosa che sta rendendo difficile, se non impossibile la continuazione del nostro lavoro.

Circa 30000 insegnanti (ognuno con un regolare contratto di lavoro siglato con le nostre rispettive scuole E con il MIUR) da ottobre non vedono rispettato questo contratto: i nostri stipendi arrivano con seri ritardi o, nella maggioranza dei casi, non arrivano affatto.
Avevamo avuto rassicurazioni precise dal MIUR e dal Sottosegretario Faraone, che la situazione, fra dicembre e gennaio (quindi comunque con diversi mesi di ritardo) si sarebbe normalizzata.
Questo NON è avvenuto. Alcuni hanno ricevuto una mensilità o due, ma la maggioranza di noi attende ancora.

Ma oltre al danno la beffa: gli stipendi versati in ritardo senza NESSUNA colpa da parte nostra, sono stati considerati “arretrati” e quindi senza la detrazione sulle imposte, senza il bonus Renzi e con un calcolo IRPEF che fa sì che il netto che veniamo a percepire sia di molto inferiore alla somma a cui, da contratto, avremmo diritto. Ci siamo allertati contro questa ulteriore ingiustizia e ci è stato risposto che i soldi ci verranno resi con il 730 del 2017 (!).
Fra più di un anno.
Da tre-quattro mesi non prendiamo lo stipendio e ci vengono vagheggiate restituzioni fra più di un anno.

I danni che tutto questo ci porta sono notevoli.
Le nostre giornate, dopo il lavoro, passano fra telefonate al NOIPA, al MIUR, alla Tesoreria Regionale che si rimpallano l’un l’altro le responsabilità e alla fine attribuiscono il tutto ad una generica “mancanza di fondi”.

Molti di noi continuano a lavorare spinti dall’etica professionale e dalla consapevolezza che gli alunni e le loro famiglie non sono responsabili di questa assurda e scandalosa inadempienza.
Siamo di fronte ad uno Stato che firma un contratto con i suoi cittadini e NON solo non lo rispetta, ma si nasconde dietro ad un pietoso scaricabarile di responsabilità e rimpalli temporali.

Siamo davvero allo stremo e molti di noi prospettano l'idea abbandonare i loro incarichi perché non in grado di sostenere le spese, perché scoraggiati da uno stipendio che non arriva, per tacere delle bollette, dei mutui, degli affitti, delle spese delle nostre famiglie.

Quando non sbloccano i fondi per i contratti che hanno firmato, pensano che ci sono famiglie che non pagano le rate del mutuo e perdono la casa, che hanno anziani a carico o figli a scuola?
Pensiamo di no.
Noi viviamo del nostro lavoro, che NON ci viene retribuito.

A causa di ciò interverremo con azioni legali, scioperi, pressione sui mass media e tutto quello che è in nostro potere per far valere dei diritti che in un paese democratico DOVREBBERO essere garantiti, MA qui da noi non lo sono.

Supplenti Senza Stipendio
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