Stipendio docenti, in Legge di Bilancio definitiva non c’è aumento a tre cifre. Come arrivare ai 100 euro

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Legge di Bilancio 2020 approvata: per il comparto scuola poche novità, poche risorse e soprattutto non c’è quell’aumento stipendio a tre cifre di cui si parla da circa 8 mesi. 

L’aumento dello stipendio potrà fermarsi a circa 80 euro, più o meno la cifra dell’ultimo rinnovo, comprensiva però stavolta dell’elemento perequativo.

Il 19 dicembre scorso i sindacati FLCGIl, CISL, UIL, SNALS e Gilda hanno firmato un accordo di conciliazione, in cui si impegnano reciprocamente a reperire altre risorse prima di avviare la contrattazione.

L’intesa prevede

Il tavolo politico – si legge – sarà la sede per segnalare al tavolo istituito presso la Presidenza del Consiglio le risorse necessarie per il rinnovo del contratto, prestando attenzione a tutte quelle disponibili.

Tra queste potrebbero essere indiviaduate quelle della Carta docente bonus 500 euro che annualmente viene erogato per la formazione e l’aggiornamento dei docenti di ruolo delle scuole statali.

Si tratta di ipotesi, ancora tutte da verificare. Soprattutto sarà da verificare se ci sarà un vero vantaggio economico nel trasferire questa somma, al momento non tassata, sullo stipendio tabellare.

L’idea piace ad alcuni sindacati, un po’ meno ai docenti.

Il bonus merito invece – questo è stato già deciso in Legge di Bilancio-  confluirà invece nel Fondo di istituto, senza vincolo di destinazione e sarà quindi la contrattazione a stabilire come utilizzarlo, a disposizione anche per il personale ATA.

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