Stipendio, 136 euro in più all’anno. Anief: apprezzabile, a chi spetteranno

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Comunicato Anief – Cresce l’impegno del governo per il rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici: dopo il via libera ai fondi necessari a coprire i 20 euro della perequazione, scongiurando la riduzione degli stipendi, nel testo della legge di Bilancio che oggi verrà trasmessa al Parlamento, lo stanziamento complessivo cresce fino a 4,2 miliardi da “spalmare” su tre anni.

L’impegno “sale a 1,1 miliardi nel 2019, 1,425 nel 2020 e 1,775 nel 2021”.

Ma soprattutto, in attesa del rinnovo dei contratti i dipendenti pubblici nel 2019 avranno un’indennità di vacanza contrattuale pari allo 0,42% dal primo aprile che diventa lo 0,7% dello stipendio (escluso il salario accessorio, l’anzianità, ecc.) dal primo luglio.

In pratica, l’aumento dello 0,42% dal prossimo 1° aprile per 3 mesi corrisponde a 31,5 euro; poi l’incremento dello 0,7%, dal 1° luglio, per 6 mesi, porterà 105 euro, per un totale di 136,5 euro annui. Complessivamente, per tali maggiorazioni vengono stanziati 500 milioni di euro. Più del doppio per i dirigenti, cosicché si raggiungono 1,1 miliardi.

Nell’incremento sono coinvolti 100 mila dirigenti della P.A., oltre a magistrati, forze dell’ordine e professori universitari

Viene quindi ascoltata la denuncia dell’Anief che sino all’ultimo ha chiesto di intervenire proprio nella legge di Bilancio almeno attraverso la copertura dell’Indennità di vacanza contrattuale, considerando il gap attuale dei compensi di un lavoratore dello Stato rispetto al costo della vita, pari ad alcuni punti percentuali.

Preso atto del passo in avanti compiuto dal governo, il giovane sindacato ricorda però che ancora non sono stati previsti i fondi per gli aggiornamenti da settembre 2015, data dello sblocco del contratto: ragione per cui permane la vertenza giudiziaria per il recupero dei crediti.

“Apprezziamo il passo in avanti compiuto dall’esecutivo attraverso lo stanziamento ulteriore inserito nella prossima legge di Stabilità – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal – con finalmente vere risorse stanziate. Rimane purtroppo un dato di fatto che non ci sia spazio per nuovi aumenti nel contratto, ma sicuramente con il recupero dell’indennità di vacanza contrattuale si va verso più serene relazioni sindacali”.

Anief, pertanto, conferma il ricorso per il conferimento dell’indennità di vacanza contrattuale nel periodo 2015-2018, in modo da recuperare almeno il 50% del tasso IPCA non aggiornato dal settembre 2015. Oltre a rivendicare migliaia di euro per i mancati arretrati, vista l’irrisorietà di quelli corrisposti la scorsa primavera. Tutti i lavoratori della PA interessati al ricorso contro gli aumenti stipendiali miserevoli possono ancora chiedere il modello di diffida al seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected]

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