Spending review – Revisione spesa sull’istruzione affidata a incompetenti

Di Lalla
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Sen. Mario Pittoni Capogruppo Lega Nord Commissione Istruzione del Senato – Se scopo della "spending review" era di tagliare gli sprechi, c’è da chiedersi quale sia il livello di competenza di chi se ne sta occupando, visto che – per esempio – sono stati cassati emendamenti importanti per mettere sotto controllo la spesa sull’istruzione, impuntandosi – per contro – su provvedimenti praticamente ininfluenti sotto il profilo economico, come quello che crea discriminazione tra le lingue minoritarie riconosciute dallo Stato, esponendo l’Amministrazione alla più che probabile condanna della Corte costituzionale.

Sen. Mario Pittoni Capogruppo Lega Nord Commissione Istruzione del Senato – Se scopo della "spending review" era di tagliare gli sprechi, c’è da chiedersi quale sia il livello di competenza di chi se ne sta occupando, visto che – per esempio – sono stati cassati emendamenti importanti per mettere sotto controllo la spesa sull’istruzione, impuntandosi – per contro – su provvedimenti praticamente ininfluenti sotto il profilo economico, come quello che crea discriminazione tra le lingue minoritarie riconosciute dallo Stato, esponendo l’Amministrazione alla più che probabile condanna della Corte costituzionale.

Il nostro emendamento 1.122, in particolare, chiedeva che le sentenze emesse nelle controversie riguardanti le assunzioni dalle graduatorie ad esaurimento degli insegnanti – data la molteplicità degli interessi coinvolti – non siano mai provvisoriamente esecutive sino alla pronuncia del Giudice di appello. Ciò permetterebbe all’Amministrazione di predisporre tutti i provvedimenti necessari, senza gravare ingiustamente sulle casse dello Stato. Se un giudice ordina l’immissione in ruolo di un nuovo docente, in aggiunta al restante organico già regolarmente assunto, lo Stato si trova costretto a pagare un doppio stipendio. Se, invece, fosse concesso all’Amministrazione un adeguato lasso di tempo per adeguarsi, ogni eccesso di personale verrebbe riassorbito (senza aggravio di spese) dal nuovo contingente.

C’era poi l’emendamento 1.120, il quale chiedeva che le controversie riguardanti le assunzioni dalle graduatorie ad esaurimento degli insegnanti, siano in primo grado, di competenza del giudice ordinario nella cui circoscrizione ha sede l’ufficio dell’Ambito territoriale provinciale dell’Ufficio scolastico regionale al cui albo sono state pubblicate le graduatorie. Spesso il contenzioso sorge a distanza di diverse centinaia di chilometri rispetto all’Ufficio scolastico provinciale convenuto (l’unico Ufficio che, di fatto, conosce la situazione concreta alla base del contenzioso) e vi sono casi in cui in la circoscrizione di un determinato Ambito scolastico territoriale non corrisponde alla circoscrizione sede del Tribunale, con il rischio che controversie identiche (riguardanti lo stesso Ufficio scolastico periferico) possano essere decise in maniera differente a seconda del Tribunale adito, con la conseguente possibilità che, nelle graduatorie appartenenti a uno stesso Ambito territoriale, l’Amministrazione debba ottemperare a decisioni contrastanti tra loro (con enorme pregiudizio anche per tutti gli altri docenti parimenti inseriti in graduatoria) solo perché provenienti da diverse sedi di Tribunale, seppur tutte rientranti nella stessa circoscrizione dell’USP di competenza.

Spending review, per la scuola restano i tagli. Emendamenti un fallimento

 

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