Spending review. Indennità di sostituzione dei Dirigenti, affondo dei sindacati

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red – Un serrato dibattito si è aperto tra sindacati e Ministero relativamente alla retribuzione per gli indennizzi di sostituzione dei dirigenti scolastici. All’argomento abbiamo anche dedicato spazio attraverso degli articoli specifici.

red – Un serrato dibattito si è aperto tra sindacati e Ministero relativamente alla retribuzione per gli indennizzi di sostituzione dei dirigenti scolastici. All’argomento abbiamo anche dedicato spazio attraverso degli articoli specifici.

Infatti, secondo il testo della revisione di spesa, la delega ai docenti di compiti non costituisce affidamento di mansioni superiori o di funzioni vicarie, anche nel caso in cui detti docenti godano dell’esonero o semiesonero ai sensi dell’articolo 459 del decreto legislativo n. 297 del 1994 e il docente delegato può essere retribuito esclusivamente a carico dei fondi disponibili per la remunerazione accessoria presso la specifica istituzione scolastica od educativa ai sensi dell’articolo 88, comma 2, lettera f), del ccnl relativo al personale scolastico.

Ciò comporterà una diversa contrattazione da istituto a istituto e soprattutto le retribuzioni dovranno essere riviste al ribasso a causa della sempre meno consistenza di tali fondi.

I sindacati non ci stanno e durante l’incontro di fine luglio con il Ministero hanno sottolineato come "l’interpretazione autentica del Testo Unico sulle mansioni superiori non può modificare il CCNL, art. 146 c.7, che fissa unicamente l’importo dell’indennità – non a carico dei fondi contrattuali – che spetta al docente."

Si preannunciano dure battaglie sull’argomento.

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