Spending review. Il risparmio passa anche attraverso la dematerializzazione

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red – Iscrizioni on-line, pagelle digitali, comunicazione assenze: dal prossimo anno nelle scuole si prefigura una rivoluzione digitale. Cosa prevede il piano del MIUR?

red – Iscrizioni on-line, pagelle digitali, comunicazione assenze: dal prossimo anno nelle scuole si prefigura una rivoluzione digitale. Cosa prevede il piano del MIUR?

La rivoluzione digitale che sta per coinvolgere la scuola vede sostanzialmente protagonisti due applicativi. In realtà non si tratta di applicativi nuovi, ma del tentativo, dal prossimo anno scolastico, di estenderne l’utilizzo. Parliamo del portale "Scuola in chiaro" e di "Scuola mia".

Per quanto riguarda il servizio "Scuola mia" si tratta un applicativo che consente una facilitazione dei rapporti tra scuola e famiglie. Con questo applicativo è procedere alla prenotazione dei colloqui, alla visualizzazione e alla stampa delle pagelle digitali, alla comunicazione delle assenze degli alunni e alle varie comunicazioni di servizio delle scuole alle famiglie. Un applicativo che è stato predisposto grazie ad d’un protocollo d’intesa fra il ministero e DIT nell’ambito del piano E-gov e che, dunque, non aggraverà sul bilancio.

Altra questione riguarda l’applicativo "Scuola in chiaro". L’applicativo ha lo scopo di permettere alle famiglie di iscriversi alle scuole tramite Internet. Il sistema è già stato sperimentato durante quest’anno scolastico appena concluso. Il sistema consente di avere una fotografia completa di tutte le scuole presenti sul territorio, in termini di localizzazione, di servizi offerti dalle scuole e di tutte quelle informazioni che possono essere utili delle famiglie al momento dell’iscrizione dei propri figli a scuola (piano offerta formativa, docente in servizio, e tra degli stessi, rilevazione degli esteri scolastici). Il sistema è stato realizzato con le risorse stesse del ministero, quindi non comporta nuove spese.

Com’è andata a la sperimentazione?

In realtà la sperimentazione dell’anno scolastico appena concluso non ha dato dei risultati eccellenti. Il servizio "Scuola in chiaro" ha contato 862.933 accessi, 3.380.479 schede scuole consultate 765 scuole paritarie e 8.792 scuole statali che hanno fornito la documentazione. Numeri importanti, che confermanno l’utilità di uno strumento che ha come scopo di fare trasparenza su offerta formativa e strutture ai fini dell’iscrizione degli studenti, ma che non ha ha raggiunto pienamente lo scopo, dal momento che le domande di iscrizione trasmesse telematicamente dalle famiglie sono state appena 5319. Un dato che, forse, mette ancora una certa diffidenza per gli strumenti informatici, con i quali la dematerializzazione dovrà scontrarsi.

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