Spending Review, il governo vuole completare la distruzione della scuola pubblica

Di Lalla
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Vito Meloni Responsabile nazionale scuola PRC.SE – Le prime indiscrezioni sull’applicazione della spending review alla scuola confermano in peggio quanto avevamo denunciato. Quello che il governo si appresta a fare è l’ennesima bordata di tagli, con modalità perfino peggiori di quanto aveva fatto il governo precedente.

Vito Meloni Responsabile nazionale scuola PRC.SE – Le prime indiscrezioni sull’applicazione della spending review alla scuola confermano in peggio quanto avevamo denunciato. Quello che il governo si appresta a fare è l’ennesima bordata di tagli, con modalità perfino peggiori di quanto aveva fatto il governo precedente.

Dopo il massacro dell’ultimo dimensionamento scolastico che ha soppresso più di mille scuole, ora pensano di eliminare le deroghe previste per le scuole sotto i 500 alunni e, cosa gravissima, chiudere definitivamente i plessi scolastici con meno di 100 alunni. A farne le spese sarebbero gli abitanti dei piccoli comuni, costretti a mandare i propri figli in scuole situate a chilometri di distanza, per giunta con un aggravio di costi per trasporti a carico dell’ente locale.

Nel mirino ci sono anche gli organici – con nuovi tagli prodotti dall’aumento del numero di alunni per classe, già abbondantemente oltre il limite della tollerabilità – il sostegno agli alunni con disabilità, che poneva il nostro sistema scolastico all’avanguardia nel mondo, e i finanziamenti alle scuole, che verrebbero erogati sulla base delle prestazioni degli alunni, presumibilmente misurate con i contestatissimi test INVALSI.

Un insieme di misure con le quali si vuole completare la devastazione avviata dalla coppia Gelmini-Tremonti e negare alle giovani generazioni, specie alle fasce economicamente più disagiate, il diritto allo studio sancito dalla Costituzione. Contro questa manovra occorre sviluppare una forte mobilitazione, la manifestazione indetta dai precari della scuola per il prossimo 26 maggio va in questa direzione e noi la sosteniamo con convinzione.

La Federazione della Sinistra sarà in piazza il 12 maggio contro il governo con una grande manifestazione aperta ed inclusiva, ci auguriamo che quanti hanno a cuore il destino della scuola pubblica si mobilitino e scendano in piazza con noi.

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